I cittadini ridisegnano il volto delle Vigne e del parco dietro la stazione di Cesena FOTOGALLERY













Ridisegnare la città migliorandola con la collaborazione attiva di chi la vive ogni giorno. È la missione del progetto “We Generate” che coinvolge Cesena assieme a città “gemelle di progetto europeo” che si trovano in Germania, Portogallo, Romania, Finlandia, Spagna, Grecia, Repubblica Ceca, Norvegia.
La prima fase con i cittadini di Cesena è partita due sere fa al circolo Arcobaleno delle Vigne. Dove il focus era puntato sull’intera frazione ma in particolar modo sull’area più vicina alle Vigne (quella retrostante) della stazione ferroviaria. Qui c’è il grande parco Secante, in parte attrezzato con elementi sportivi (campi da basket, palestra e di recentissima costruzione anche un campo da calcetto). La domanda era: cosa i cittadini (tutti, dai pendolari a chi risiede alle Vigne ed a tutto il resto della città) vorrebbero trovare in queste zone per migliorarne la vivibilità complessiva?
Su questo interrogativo da sbrogliare si sono ritrovati una sessantina di residenti, invitati ad un incontro dall’amministrazione comunale. Erano presenti gli assessori Andrea Bertani e Giorgia Macrelli. Sotto la “facilitazione” delle operatici Aidoru ed il coordinamento dei tecnici della facoltà di Architettura dell’Università di Bologna, la serata ha dato l’abbrivio ad un lavoro di consultazione globale degli interessati alla trasformazione e miglioramento della zona.
Tramite un’app ed un sito internet (ad a prossimi incontri pubblici) i “desiderata” verranno raccolti nel tempo; e l’invito fatto è stato quello di diffondere il più possibile “il verbo” e chiedere tutti, anche ai pendolari che ogni giorno gravitano attorno alla stazione, di partecipare. La futura zona dietro la stazione verrà poi illustrata con una prima visione su un panello di come la si vorrebbe, che resterà visibile a tutti sul web e fisicamente nel parco; almeno fino al 2027, data in cui si spera e si vuole aver ricercato gli appoggi economici per realizzare più cose possibili.
I partecipanti due sere fa sono stati divisi in gruppi di lavoro. E sono state fornite a tutti mappe della zona, ma anche le criticità (come ad esempio i pochi luoghi di aggregazione per tutte le fasce d’età, la mancanza di collegamenti con il centro e di eventi pubblici dedicati alla socialità, i sotto passi non accoglienti per i fruitori ed il senso di insicurezza e ghettizzazione che si percepisce soprattutto di notte in zona stazione); ed i “pregi” (Multicultutalità di residenti e negozi, centralità della zona rispetto al centro, i parcheggi, i sevizi e gli spazi verdi) che il progetto “We generate” aveva già messo sul tavolo nei suoi primi incontri con le associazioni del territorio.
I gruppi di lavoro dei cittadini hanno così poi dato spunti interessanti. Immaginando nuovi spazi d’aggregazione per tutti, dai bimbi agli anziani, una maxi tettoia nell’area verde del parco che la renda possibile alle scuole ed alla cittadinanza sia d’inverno (tenendo il terreno asciutto) che d’estate (tenendo la zona ombreggiata) l’attività all’aria aperta; più bagni pubblici, tavoli per lo studio e la lettura muniti di prese simili a quelli presenti al Campus di Forlì; spazi da dedicare d’estate alle visoni cinematografiche all’aperto, arte pubblica per abbellire tante zone, ma anche limitatori del danno, come bidoni per immondizie e siringhe ed operatori ad intercettare e cercare di avviare al recupero i tossico dipendenti.
Su fronte sportivo oltre alle attrezzature tra i desiderata ci sarebbero più incontri di cammino da organizzare nello specifico alle Vigne. Ma in zona sarebbero ben visti anche mercatini vintage da organizzare; dotare la Polizia locale di monopattini elettrici per una mobilità più rapida ed incisiva anche tra le ciclabili dell’area. Si vorrebbe tornare ad avere una festa dedicata al quartiere Vigne. Così come una bacheca pubblica per annunci ed eventi da condividere, che non sia solo fisica ma anche in internet. Per sentirsi più sicuri le richieste sono anche di maggiore illuminazione e di avere più giochi inclusivi e più porta biciclette dove posteggiare anche a ridosso della stazione.