Guerriglia tra ultras prima di Perugia-Cesena: ora è caccia ai responsabili

Cesena
  • 27 dicembre 2023

Scontri pre partita tra ultras del Perugia e del Cesena. Peggior viatico non poteva esserci per il ‘big match’ della 19° giornata di serie C girone B, ultima del girone di andata, tra il nuovo Perugia di Alessandro Formisano ed il Cesena di Toscano. Botte da orbi a due ore e mezza dall’inizio del match: per quello che agli occhi degli investigatori è apparso come un incontro tra opposte fazioni organizzato, che per l’area cesenate ha coinvolto prevalentemente un gruppo di supporter in particolare (i “Casual”) coinvolgendo in parte anche ultras gemellati col Cesena arrivati dall’estero (Stoccarda) per sostenere il cavalluccio.

Una battaglia avvenuta tra le strade a ridosso di un centro commerciale e di un noto fast food nel quale si erano fermati per mangiare qualcosa prima della partita i tifosi del Cesena. Con alta probabilità uno scontro preparato a tavolino da tutte e due le parti visto che davanti agli occhi della polizia intervenuta per sedare, in meno di un lampo sono spuntate fuori torce, catene, bastoni, bottiglie di vetro e sassi da lanciare. Una guerriglia urbana che ora negli intenti dei responsabili dell’ordine pubblico avrà sicuramente ripercussioni sotto forma di identificazioni finalizzate a Daspo (un paio di persone perugine sono state anche fermate ed identificate sul posto nell’immediatezza) ma che per Cesena potrebbe configurare anche altri tipi di ripercussioni. Dopo che la curva Mare è stata chiusa per un turno nel match casalingo che il Cesena disputerà contro il Pontedera il prossimo 20 gennaio, se la Procura Federale avrà preso nota anche di questi (più appariscenti) scontri avvenuti in Umbria l’Osservatorio per la sicurezza potrebbe sancire l’inibizione alla prossima trasferta (Ferrara il 14 gennaio) a chi non è in possesso di Fidelity Card.

La questura di Perugia aveva classificato il match del ‘Curi’ come rischioso. Gli ultimi incidenti (con arresti di perugini) tra le due squadre sotto forma di guerriglia urbana risalgono al 2015. Sabato scorso era scattato il divieto di vendere bevande in vetro e alcolici superiori ai 5 gradi a Perugia. Gran parte dei tifosi romagnoli erano arrivati in trasferta usando treno e pullman organizzati. Nella zona di Bastia però ben prima degli scontri avvenuti attorno alle 16, alcuni vandali sono entrati in azione prendendo di mira i piccoli pullman che trasportavano i tifosi dello Stoccarda (tre quelli con le gomme tagliate); ed avevano danneggiato anche altre auto in viaggio dalla Romagna all’Umbria.

Un paio d’ore prima del fischio d’inizio il contatto tra gruppi di tifosi lungo via Cortonese. Da quello che è stato possibile ricostruire (ripreso anche con alcuni smartphone) un gruppo di una quarantina di tifosi biancorossi ha ingaggiato i rivali (di pari numero, quasi tutti Casual) all’altezza del McDonald’s tra via Cortonese e viale Perari. L’attenzione sarebbe stata attirata da alcune auto con i tifosi bianconeri a bordo. Petardi, bombe carta, fumogeni, e poi bastoni, cinghie e bottiglie di vetro da lanciare. La polizia è arrivata con pattuglie dalla zona del parcheggio ospiti e per calmare le acque ha dovuto fare ricorso anche ai lacrimogeni.

Ora le immagini dell’accaduto, alcune delle quali riprese anche direttamente dalla Digos e da telecamere private, sono al vaglio per identificare quanti più protagonisti dell’accaduto possibili. Identificazioni che (unite a quelle effettuate subito sul posto) serviranno per vietare lo stadio ai protagonisti degli scontri. Dopo ore, nella notte dell’antivigilia di Natale, è stato trovato un gommista in grado di cambiare i pneumatici danneggiati anche ai tifosi tedeschi. Il tutto sotto lo sguardo della polizia che ha fatto la spola dal settore ospiti per scortare i cesenati e i tedeschi di nuovo verso Bastia. Ben dopo mezzanotte c’erano ancora una cinquantina di tifosi ospiti (dei 1.100 circa arrivati a Perugia) nel parcheggio a loro riservato vicino alla curva Sud. In attesa delle riparazione dei mezzi con un fuoco acceso per scaldarsi sotto gli occhi della polizia.

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