“Giornate particolari nella storia di Cesena”: un ciclo di conferenze con Franco Spazzoli

Cesena

Se due indizi fanno una prova, il terzo potrebbe portare alla sentenza definitiva. Senza appello. Dopo il grande successo di pubblico delle prime delle prime sue edizioni, tornerà anche quest’anno l’appuntamento culturale pensato, realizzato e condotto dal professor Franco Spazzoli. Vera memoria storica della città di Cesena, Spazzoli è riuscito - con il suo evento “Giornate particolari nella storia di Cesena” - ad approfondire e fare conoscere artisti, personaggi autorevoli, avvenimenti e dettagli reconditi della tradizione secolare della città.

Gli eventi saranno in tutto 7 e cominceranno il 17 novembre alle 17 con un focus dedicato al pittore e xilografi Gino Barbieri. Seguiranno nuovi incontri il primo dicembre, il 19 gennaio, il 2 e 16 febbraio, per finire il 2 e il 16 marzo.

La novità della rassegna 2025-2026 saranno tre visite guidate dallo stesso Spazzoli alla chiesa Santa Annunziata detta Osservanza (aprile 2026, data da definire), al Cimitero e alle tombe dei protagonisti del Risorgimento cesenate (3 maggio 2026) e a Palazzo Albornoz il 2 giugno in occasione dell’80esimo anniversario del referendum che introdusse la Repubblica quale forma di governo in Italia.

Il programma

Lunedì 17 novembre, alle ore 17:00, si comincia con la conferenza ‘17 novembre 1885 – Gino Barbieri, artista in trincea’. Il 17 novembre 1917, in una feroce battaglia sull’Altopiano di Asiago, poco tempo dopo Caporetto, moriva Gino Barbieri, nato a Cesena il 26 novembre 1885, uno dei più promettenti artisti italiani. Barbieri fu pittore e, soprattutto, xilografo, in grado di esprimere un linguaggio figurativo ora raffinato ora potente ma sempre originale e suggestivo come era la sua personalità eclettica e ricca di fascino. Singolari le analogie tra l’esperienza di Barbieri e del contemporaneo Renato Serra di fronte alla guerra che fu, per entrambi, uno spartiacque dal punto di vista umano e artistico. Purtroppo entrambi vennero prematuramente uccisi in battaglia quando avevano appena dato prova delle loro grandi potenzialità nel campo della scrittura e dell’arte.

Lunedì 1° dicembre, alle ore 17:00, ‘13 gennaio 1915 – Mauro Benini, eccellente scultore’. Mauro Benini fu uno dei più importanti e valenti scultori dell’Ottocento italiano, autore di notevoli opere presenti a Cesena, in particolare quelle destinate ad abbellire alcune tombe della parte monumentale del Cimitero (il Genio del dolore nella tomba Pasolini Zanelli, l’immagine dell’Agricoltura nella tomba Genocchi, i busti di Pio Battistini e del conte Antonio Aldini e altre) e a Roma dove sue statue sono in luoghi di grande prestigio: all’esterno del Palazzo di Giustizia, nell’Altare della Patria (l’immagine dell’Emilia Romagna), al Pincio. Particolarmente gradevoli ed efficaci sono anche le sculture di piccolo formato in cui Benini rivela una singolare vena umoristica.

Lunedì 19 gennaio 2026, alle ore 17:00, ‘20 gennaio 1832 - La battaglia del Monte’. Un ruolo importante nelle vicende del Risorgimento ebbe Cesena dove nel 1815, a Porta Santi e al Ponte Vecchio, vennero sparati i primi colpi di cannone per l’Indipendenza italiana, in occasione dell’arrivo di Gioacchino Murat. Cesena fu, poi, teatro della battaglia dal Monte, la prima sanguinosa battaglia tra liberali e papalini (20 gennaio 1832) a cui seguì un terribile saccheggio che richiama quello operato dai Bretoni nel 1377. La battaglia fu un impari scontro tra liberali, ricchi di ideali ma poveri di armi e un esercito più numeroso, meglio armato e formato da spietati e violenti avanzi di galera. La vittoria dei papalini era scontata ma gli ideali di libertà, indipendenza, giustizia dei liberali sconfitti avrebbero continuato a infiammare gli animi dei patrioti.

Lunedì 2 febbraio 2026, ore 17:00, ‘5 dicembre 1848 – Garibaldi a Cesena’. La narrazione dell’arrivo in città e della breve permanenza di Giuseppe Garibaldi con il suo piccolo esercito che si dirigeva verso Roma per difendere la Repubblica consentirà di conoscere la luminosa eppure modesta figura di Gaetano Maldini, il cosiddetto “paggio di Anita” e la tragica vicenda del duello, sulle pendici del Monte, tra i garibaldini Risso e Ramorino, giovani valorosi che dedicarono la vita all’ideale di un’Italia migliore. Verranno presentate le tracce garibaldine presenti a Cesena e verrà raccontata la singolare vicenda dell’inaugurazione del busto di Garibaldi che si trova sotto il Loggiato del Comune.

Lunedì 16 febbraio 2026, ore 17:00, ‘20 giugno 1859 – La giornata liberatrice’. Fu, questa, una giornata davvero importante nella storia della città perché segnò la fine del governo papale e pose le basi per l’ingresso di Cesena nel Regno d’Italia. Fu una giornata tutt’altro che tranquilla che ebbe il suo momento di maggiore tensione nell’incontro tra il conte Pietro Pasolini Zanelli, la figura di maggior prestigio tra i liberali cesenati e il repubblicano Eugenio Valzania, arrivato a Cesena con un piccolo esercito. L’intesa tra i due importanti Cesenati consentirà un ordinato svolgimento di quella che Trovanelli definì ‘la giornata liberatrice’. Verranno raccontate anche alcune vicende che precedettero quella giornata come la diffusione del colera (lo Zingaro maledetto) e il passaggio in città di un funebre personaggio tutto vestito di nero, Mastro Impicca, il boia dello Stato della Chiesa e altre che seguirono, come il passaggio di re Vittorio Emanuele II.

Lunedì 2 marzo 2026, ore 17:00, ‘20 luglio 1903 – Caterina Baratelli, donna determinata e pittrice d’eccezione’. Caterina Baratelli è stata la più importante pittrice cesenate del secolo XX ed ha potuto dedicarsi alla sua passione artistica soprattutto grazie al suo temperamento determinato. Visse, infatti, in un periodo in cui rare erano le pittrici che dovevano affrontare pregiudizi e ostilità, soprattutto in città di periferia. Caterina vinse ogni ostacolo perfezionandosi prima a Milano per poi trasferirsi, dopo la guerra, a Rio de Janeiro dove conobbe il successo e divenne apprezzata maestra di una generazione di artisti brasiliani. Rimase, tuttavia, sempre legata a Cesena dove volle essere sepolta e al cui Municipio regalò numerose sue opere.

Lunedì 16 marzo 2026, ore 17:00, ‘San Francesco e i francescani a Cesena (in occasione dell’800° anniversario della morte del Santo)’. L’erudito cesenate Francesco Zarletti scrisse che San Francesco sarebbe stato a Cesena e avrebbe fatto costruire un piccolo oratorio dove poi venne costruita la chiesa di San Francesco. Nel corso dell’incontro verrà riaffermata l’attualità del messaggio francescano e verrà esaminata l’importanza dell’ordine francescano nella storia della città che ha visto la presenza sia dei frati minori conventuali che degli osservanti e dei cappuccini che hanno dato origine a chiese e conventi importanti nella vita, arte e cultura di Cesena.

Novità assoluta di questa terza edizione del ciclo di lezioni sono le visite guidate, sempre a cura del professor Spazzoli e in programma ad aprile (alla chiesa della S.S. Annunziata detta Osservanza), domenica 3 maggio (ore 10:00, al Cimitero e alle tombe dei protagonisti del Risorgimento cesenate) e martedì 2 giugno (alle ore 10:00, a Palazzo Albornoz, in occasione dell’80° anniversario del Referendum che diede vita alla Repubblica Italiana).

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