Giornate del Fai: tra le novità nel territorio c’è la Colonia Agip di Cesenatico

La mirabile Colonia Agip entra nel novero del Fai. Per la prima volta l’estesa colonia marina, esempio di architettura razionalista degli anni ‘30 del secolo scorso, entra a far parte delle Giornate di primavera del Fai, in programma sabato 23 e domenica 24 marzo.

Giornate di primavera

Sono il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio artistico, culturale, paesaggistico d’Italia. Grazie al Fai, infatti anche quest’anno saranno 750 i luoghi in 400 città e paesi visitabili, diversi dei quali nei comuni di Cesenatico, Savignano e Cesena. Coinvolgerà un centinaio di studenti (oltre ai volontari Fai) di 5 istituti superiori del territorio ad accompagnare i visitatori.

I luoghi

Ad affiancare “l’esordiente” colonia Agip, per la prima volta aperta al Fai e dalla quale ci si aspetta un grande riscontro di pubblico e visitatori, ci sono il Museo archeologico del Compito, la pieve di San Giovanni in Compito, il ponte consolare romano a Savignano; Palazzo Ghini, la chiesa di San Zenone, la casa del poeta e letterato Renato Serra (solo il sabato) e la passeggiata al quartiere Ina Casa (solo sabato) a Cesena.

La presentazione

Il programma delle Giornate Fai è stato illustrato ieri nella sala convegni del Museo della Marina alla presenza dei sindaci di Cesenatico e Savignano, Matteo Gozzoli e Filippo Giovannini, dei responsabili Fai Alessia Zampini e Diego Delvecchio, dell’archeologa Giorgia Grilli. Gozzoli sottolinea la novità di poter visitare per la prima volta ambienti, interni e padiglioni della Colonia dell’Agip, vero e proprio monumento dell’architettura razionalista del Ventennio tra i meglio riusciti e ancora così ben conservati. «Un viaggio nel tempo a noi vicino - affferma - che fa parte oltretutto di un importante segmento della dinamica e dello sviluppo balneare del nostro litorale». Iniziata a costruire nel novembre 1937 su progetto dell’architetto Giuseppe Vaccaro, la Colonia Agip ancora conserva la sua funzione. Lunga 270 metri e larga 80, divisa in tre corpi di fabbrica, si sviluppa su cinque piani ed è costruita per intero in calcestruzzo, rivestita di marmi. «Ci aspettiamo un migliaio di visitatori - prevede Diego Delvecchio - data l’originalità, il grado di conservazione, il valore di questo complesso storico architettonico e testimoniale». Filippo Giovanni richiama come questi luoghi aperti alla partecipazione del pubblico, con la presenza degli studenti a fare da Ciceroni, rappresentino «l’identità delle nostre comunità». Giorgia Grilli sul Museo del Compito spiega che si conservano reperti dal neolitico all’età romana. Prevista qui la presentazione dei ritrovamenti degli scavi del 2018, comprendenti la tomba principesca di epoca preromana e altri pregevoli reperti venuti alla luce nelle ricerche archeologiche tra Savignano e Longiano. «Un percorso fatto di luoghi, testimonianze, cultura, con un risvolto anche turistico - conclude Giovannini -, che abbraccia e si snoda dal mare alla collina».

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