Gatteo, giovane coppia coltiva 60 tipi di peperoncini: “Abbiamo studiato e ci siamo inventati un lavoro”

Cesena

Due giovani si inventano coltivatori di peperoncini. Marito e moglie, agente di commercio e impiegata, fanno conoscere 60 varietà di peperoncino anche alle feste e fiere di paese.

La nuova azienda agricola si chiama “Il nido dell’orsogufo”, ha sede a Sant’Angelo di Gatteo, ed è stata costituita a gennaio scorso dai coniugi Sara Fattori e Giovanni Rizzo. Sara, 30 anni, fa l’impiegata; mentre Giovanni, 32 anni, l’agente di commercio. Entrambi da sempre hanno una grande passione per l’agricoltura e la coltivazione di peperoncini in particolare. Così dopo varie sperimentazioni si sono lanciati in una produzione più consistente, affittando un terreno agricolo a Fiumicino di Gatteo.

«L’idea ci è venuta in periodo di Covid – affermano i giovani – Siamo grandi appassionati di giardinaggio e siamo partiti dall’orto di casa. Visto che la passione cresceva, abbiamo cercato un terreno e creato un’azienda agricola vera e propria con il nome “Il nido dell’orsogufo”, perché deve saper unire la forza dell’orso e la saggezza del gufo. Ma all’inizio non è stato facile perché molti temevano che non fossimo all’altezza di coltivare un terreno. Poi abbiamo preso in affitto un terreno di 8mila metri, dove abbiamo messo a coltivazione pomodori, meloni, zucche, peperoni e soprattutto peperoncini di ben 60 varietà. I semi li abbiamo acquistati in gran parte via internet in tutto il mondo, ma ci eravamo documentati per bene. Tra le oltre 60 varietà di peperoncino che abbiamo attualmente in campo non mancano le eccellenze italiane quali Diavolicchio di diamante, Etna a mazzetti, Tondo calabrese. Ma anche Habanero di Cuba, l’Acrata el viagra natural del Sud America, il Purple Ghost dei Caraibi e non manca il re indiscusso della piccantezza, l’americano Carolina Reaper, il peperoncino più piccante al mondo. Oltre ai peperoncini ci siamo anche dedicati alla ricerca di ortaggi e frutti provenienti da ogni parte del mondo come Kiwano, Melon mango, Tomatillo, Anguria gialla, mentre presi in territorio italiano abbiamo coltivato anche il Cece nero della Murgia e la Zucca marina di Chioggia».

La prima uscita pubblica in assoluto è stata durante il Palio dei Barrocci a Sant’Angelo di Gatteo, nell’ambito della festa dedicata a San Michele Arcangelo, dove sono stati presenti otto serate con il loro stand, dando la possibilità di degustare e acquistare i loro particolari prodotti tipici. Poi sono stati a Morciano all’evento “Trattori & sapori”.

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