Cesena, furia e violenza al Montefiore: tenta tre furti una volta scoperto dà in escandescenza e colpisce un vigilante

Cesena

Un pomeriggio di violenza e resistenza all’arresto si è consumata al centro commerciale Montefiore di Cesena, culminata con l’intervento dei Carabinieri e il ferimento di un vigilante e di alcuni militari dell’Arma. Ieri si è tenuta l’udienza di convalida della misura cautelare, ma in aula era presente solo il difensore d’ufficio, l’avvocata Cristina Fabbri, poiché l’imputato nel frattempo è stato ricoverato all’ospedale Bufalini a seguito di un accesso al pronto soccorso.

I fatti risalgono al primo pomeriggio del giorno dell’Immacolata, quando i Carabinieri di Cesena sono stati allertati per un uomo che stava tentando di consumare diversi furti all’interno del centro commerciale. Dalla ricostruzione dei fatti, l’uomo aveva già provato a rubare articoli di informatica per un valore di 350 euro prima di essere bloccato e restituire la merce. Successivamente, in un negozio di ottica, ha sottratto per ben due volte diversi occhiali per un valore complessivo di mille euro, ma era stato fermato in entrambi i casi dal commesso. L’episodio più grave è avvenuto da Unieuro, dove, una volta scoperto a rubare altra merce, ha provocato al vigilante una frattura dell’omero sinistro, dichiarato guaribile in 40 giorni. Quando i militari allertati dalla segnalazione hanno avvicinato l’uomo, la situazione è degenerata.

L’imputato ha reagito strappando una bodycam e scagliandosi contro i carabinieri con calci e pugni, provocando escoriazioni e la rottura degli occhiali da vista a uno dei Carabinieri. Non solo, nel tentativo di sottrarsi all’arresto, l’uomo ha persino morso un militare. Per placare l’aggressività incontrollabile è stato necessario l’uso dello spray urticante e l’intervento di un’altra pattuglia. La furia dell’uomo non si è fermata nemmeno durante il trasporto in caserma, dove ha preso a calci il finestrino della celletta, né in cella di sicurezza. I Carabinieri feriti, recatisi al Bufalini per le cure del caso, hanno ricevuto una prognosi di 3 giorni per le escoriazioni riportate.

La pm, Alice Lusa, ha richiesto la convalida della misura cautelare, e in subordine gli arresti domiciliari presso la struttura ospedaliera dove ora l’imputato è in cura. Nonostante l’opposizione della difesa, il giudice Federico Casalboni, ha convalidato l’arresto «ritenendo sussistente il rischio di reiterazione dei delitti» e «considerando l’elevato tasso di aggressività manifestato». Per l’imputato sono stati disposti gli arresti domiciliari presso l’abitazione del padre e dovrà presentarsi in Tribunale a Forlì in settimana per l’interrogatorio.

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