Elly Schlein conquista il Pd, ma in Romagna vince Bonaccini

Cesena

Poco dopo le 23.15 Stefano Bonaccini riconosce la vittoria di Elly Schlein. La sua ex vice presidente a 37 anni è diventata la segretaria del Partito Democratico vincendo le primarie (Matteo Renzi lo diventò a 38). La più giovane mai avuta dal partito. Con l'80 per cento dei seggi scrutinati il governatore è solo al 46,2% dei consensi. La sua avversaria è al 53,8. Ribaltato il risultato con il voto degli iscritti nei circoli. In Romagna invece prevale Bonaccini: 59,4% a Ravenna e provincia, 65,1 a Imola, 55,8 a Forlì e comprensorio, 60,0 a Cesena e comprensorio, 54,3 a Rimini e provincia. "Non ci hanno visto arrivare!", fra le prime battute di Elly Schlein nell'incontro con i giornalisti questa sera dopo l'annuncio della vittoria.  "Ora l'obiettivo è tenere insieme le culture di questo partito ma senza rinunciare a una direzione chiara, che è quella che abbiamo indicato agli elettori. La nostra è una piccola grande rivoluzione, ora si cambia davvero. Abbiamo fatto da ponte tra i dentro e il fuori e voglio pensare alle tante giovani e ai tanti giovani che hanno espresso il loro primo voto. Saremo un bel problema per il governo Meloni".

Così Stefano Bonaccini: "Ho chiamato Elly e le ho fatto le congratulazioni. Per parte mia garantisco l'unità che ho promesso nelle settimane scorse, e sono fiducioso che Elly saprà indicare una direzione altrettanto unitaria per tenere insieme il partito e per renderlo più forte. Grazie a tutti i volontari che hanno aperto i seggi e al milione di votanti".

Qui Ravenna


Bonaccini sfiora quota 60 per cento, un’affermazione netta per che conferma quanto già emerso nel primo turno. A votare sono andati in 13.716, un’affluenza che il segretario provinciale del Pd, Alessandro Barattoni, ritiene soddisfacente: «Credo sia un dato da leggere con ottimismo». In provincia il governatore ha ottenuto il 59,41%, Schlein si è fermata al 40,59%. La deputata ha vinto soltanto in pochi seggi: Voltana nel Lughese, una sezione cittadina di Faenza, nel Ravennate a Marina di Ravenna, Porto Corsini, Porto Fuori, Darsena, Borgo Montone e una sezione in centro storico, quasi a voler confermare la tendenza di un voto che premia Schlein nelle città. Continua Barattoni: «Credo che dopo le elezioni sia giunta una richiesta di cambiamento e unità per una vera alternativa che non dobbiamo deludere».

Qui Imola


Con 3.754 voti contro 2.008, l’Unione territoriale di Imola sceglie Bonaccini. Una preferenza che vede il governatore davanti a Schlein con uno scarto di 1.746 voti. Sono in tutto 5.812 le persone che hanno votato alle primarie. Di queste il 65,15 per cento ha espresso il proprio voto a favore di Bonaccini. Il restante 34,85 si è invece schierato per Schlein. Un risultato, che la segretaria del Pd imolese, Francesca Degli Esposti, commenta innanzitutto ringraziando «i volontari e le volontarie del Pd per il grande lavoro che hanno svolto». Oltre 200 volontari si sono prestati «per quella che è stata una grande dimostrazione di partecipazione e di democrazia che solo il Pd in Italia riesce a mettere in campo». Il Pd, continua la segretaria, «è forte e ha tutte le risorse per rigenerarsi. Forti di questa risposta democratica e di fiducia, ora affrontiamo il ruolo di opposizione al governo con ancora più energia e consapevolezza di avere un buon seguito popolare. Adesso pensiamo al futuro del Pd - conclude - anche nel nostro territorio».

Qui Forlì


Con un’affluenza totale di 5.844 votanti, in calo rispetto al 2019 quando furono 6.930, gli elettori dei 15 Comuni forlivesi hanno scelto per il 55,77 % Bonaccini e per il 44, 23% Schlein che supera il presidente della Regione nel seggio di Bussecchio, nei due del centro storico, in quelli di Foro Boario e Resistenza. A Bertinoro Schlein vince, secondo i dati che al momento in cui scriviamo non sono ancora definitivi, ha vinto per due voti, 68 contro i 66 per Bonaccini, vittoria di misura anche a Portico e San Benedetto per 25 contro 19.

Qui Cesena


Affluenza più bassa nell’area cesenate rispetto al 2019 quando tra città e comuni del comprensorio ci furono 7.409 votanti di cui 4.150 nella sola città di Cesena. Nei 43 seggi distribuiti per il territorio questa volta si sono affacciati 6.027 votanti complessivi che hanno dato un risultato tondo: 60% a Bonaccini (3.616 voti) e 40% a Schlein (2.411) al netto di 39 tra schede bianche e nulle complessivamente scrutinate. Il seggio granitico a favore del presidente della Regione è stato quello di Roncofreddo dove ha ottenuto l’85,19% delle preferenze totali. Due invece i punti di riferimento principali per Schlein che ha ottenuto il 55,77% dei consensi a Borghi ed il 55,14% nel seggio del quartiere Al Mare di Cesena. Da segnalare sei votanti che hanno pagato la quota di partecipazione alla consultazione per eleggere il candidato a segretario nel seggio della sala Ex Avis di Cesena: per poi depositare all’interno dell’urna quattro schede bianche e una nulla.

Qui Rimini


La provincia di Rimini incorona Bonaccini, ma rispetto al voto degli iscritti al Pd, Schlein guadagna in maniera significativa. L’affluenza si attesta oltre gli 8mila votanti. Un flusso ai seggi partito lentamente nelle ore della mattina per via del maltempo, ma con il passare dei minuti l’affluenza è via via aumentata. Momenti di tensione a Santa Giustina dove la “macchina organizzativa” è stata costretta a inviare i “garanti” per verificare l’esatta “provenienza” di quattro o cinque persone che avevano chiesto di partecipare, ma il seggio non sarebbe stato quello giusto. Alle 13 avevano votato più di 4mila persone, più o meno il 40 per cento del totale datata 2019. Dal primo pomeriggio si è registrato un significativo abbassamento dell’età elettorale (ricordiamo che era sufficiente avere 16 anni). Alla fine il pallottoliere conta 8.153 votanti che decretano la vittoria di Bonaccini con il 54,34 per cento contro il 45,66 della Schlein (circa 5 punti in rispetto al voto degli iscritti: Bonaccini 54,7 e Schlein 40,9).

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