Che fine ha fatto l'educazione motoria nella scuola primaria? Dal prossimo anno scolastico, anche nelle quarte classi della scuola primaria arriverà il nuovo insegnamento dell'educazione motoria affidato a docenti specialisti, come è già avvenuto quest'anno per le classi quinte. Ben 910mila gli alunni interessati per un totale di 48mila classi. Ma del concorso per il reclutamento dei docenti specialisti ancora nessuna notizia. Senza contare che oltre la metà degli alunni non ha una palestra funzionante a scuola. L'educazione motoria sembra essere al guado e a fornirne la fotografia è stata in questi giorni un'analisi di Tuttoscuola sui dati dell'Anagrafe dell'Edilizia scolastica del ministero dell'Istruzione e del Merito. Ma procediamo con ordine.
I posti assegnati
Secondo le indicazioni contenute nella nota ministeriale sugli organici di diritto 2023-24, i posti assegnati per l'educazione motoria saranno 1.740 posti interi e 2.665 posti ricondotti a posto intero per le aggregazioni orarie di due ore per classe, calcolati a livello provinciale. Le classi quarte saranno 24.192, di cui 14.542 a tempo normale e 9.650 a tempo pieno, mentre le classi quinte saranno 24.277, di cui 14.597 a tempo normale e 9.680 a tempo pieno. In tutto quindi 48 mila classi, di cui il 40% a tempo pieno. Gli alunni interessati saranno oltre 910mila, tra cui circa 536mila iscritti in classi non a tempo pieno per le quali l'orario settimanale delle lezioni sarà aumentato di due ore per consentire lo svolgimento della nuova educazione motoria.
Oltre la metà degli alunni senza una palestra
Una buona educazione motoria si fa in palestra, ma secondo l'analisi di Tuttoscuola per ognuna delle 15.389 scuole primarie presenti e consultabili nell'anagrafe nazionale dell'edilizia scolastica sui dati relativi all'ultimo anno scolastico censito, il 2021-22, sembrerebbe che solamente 6.737 scuole, il 43,8% del totale, dichiara di disporre di palestra; il che significa che il 56,2% ne è privo (8.652); conseguentemente, per quella mancanza di spazi idonei, oltre mezzo milione dei 910mila alunni di quarta e quinta che a settembre svolgeranno attività motoria con il docente specialista dovranno arrangiarsi, spostandosi fuori sede verso altra palestra o utilizzeranno cortili o spazi di fortuna non idonei certamente ad una attività motoria degna di questo nome.