Edilceramica a San Carlo di Cesena: «Esempio di come le politiche del Pug generino un effetto positivo rispetto alle aree dismesse»

Cesena
  • 29 agosto 2024

L’assegnazione all’asta dell’area ex Edilceramica è un ... «Esempio tangibile di come le politiche del Pug generino un effetto positivo rispetto alle aree dismesse presenti a Cesena».

A parlare del progetto della società guidata da Giorgio Gustavo Rosso (fondatore della Macro Edizioni di Cesena) è l’assessora alla Rigenerazione Urbana Cristina Mazzoni, all’indomani della notizia di come quell’area dismessa da tempo, ed acquistata ad un’asta fallimentare, diventerà il fulcro di un processo per farla tornare fruibile alla collettività sotto forma di servizi.

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«L’assegnazione all’asta dell’area ex Edilceramica, a San Carlo, dopo tentativi andati a vuoto è un esempio tangibile che le politiche del Piano Urbanistico Generale di Cesena (Pug) stanno generando un effetto positivo rispetto alle aree dismesse presenti a Cesena. L’interesse che si è acceso rispetto ad aree dismesse, degradate e da rifunzionalizzare come la stessa ex Edilceramica, ma anche - per fare degli esempi - area ex Apofruit, area ex Sacim, area ex Europa, area ex Ged (rispetto a cui al momento informalmente stanno pervenendo delle proposte) è sostenuto principalmente da due fattori: da una parte l’aver pressoché eliminato (escludendo le aree pregresse del Prg 2000 che hanno convenzioni in essere) le opzioni di nuove urbanizzazioni, orientando così gli investimenti al patrimonio l’esistente nonché al recupero e alla riqualificazione, e non alla nuova costruzione. Dall’altra parte un grado di flessibilità che offra la possibilità ai soggetti attuatori di una pluralità di scenari progettuali e che possa affrontare le mutazioni negli anni rispetto alle esigenze della città, del mercato, delle necessità in termini di opere pubbliche. Il piano definisce obiettivi di dettaglio ed indirizzo che accompagnano la declinazione in termini progettuali del programma funzionale e di interventi edilizi.

Intervenire su queste aree porterà una serie di effetti positivi nel contesto urbano in cui si inseriscono: bonifiche e riqualificazione ambientale, realizzazione di dotazioni territoriali e opere a beneficio pubblico, e non ultima la realizzazione (o finanziamento) di edilizia residenziale sociale che deve per norma accompagnare gli interventi complessi.

Il cambio di paradigma portato dal nuovo Piano sulla spinta della nuova Legge urbanistica è stato ed è forte, e certamente porta con sé un livello di complessità nella gestione di nuove tematiche - da quelle ambientali, sociali ed economiche - con strumenti nuovi. Ma il manifestarsi di ricadute positive in termini di riqualificazione e di rigenerazione della città, dagli interventi edilizi puntuali all’avvio di processi di recupero di grandi aree, conferma quella urgenza nell’obiettivo di dotarci di un nuovo strumento urbanistico in adesione ai principi della legge regionale 24 che come Amministrazione ci eravamo dati e che ci ha portato tra i primi Comuni e completare l’iter di approvazione».

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