Due amici in moto, un sogno e il viaggio da Cesena al Sahara

Cesena
  • 08 luglio 2024

Un viaggio che unisce due anime avventurose e due passioni diverse: Marco Ferretti, appassionato di vela e di regate d’altura, e Nevio Lombardi, amante del volo in deltaplano e parapendio, hanno deciso di unire le loro forze per un viaggio di oltre 3.000 chilometri da Cesena al deserto del Sahara a bordo di due moto storiche, una Yamaha Ténéré del 1983 e una Yamaha XT 600 del 1989. Due monocilindriche giapponesi anni ‘80 e senza avviamento elettrico.

Partiti dalla loro città natale, Marco e Nevio, entrambi classe 1967 e colleghi all’IIS Pascal Comandini di Cesena, hanno attraversato Italia e Tunisia prima di immergersi nelle affascinanti lande del deserto del Sahara. Un percorso non solo lungo, ma anche ricco di sfide e paesaggi mozzafiato. «Ogni giorno portava con sé qualcosa di nuovo e inaspettato - racconta Marco - Abbiamo affrontato condizioni climatiche estreme, terreni accidentati e la bellezza selvaggia del deserto. Ma la cosa più gratificante è stato il senso di libertà e di avventura che provavamo ogni volta che saltavamo in sella alle nostre moto».

Tra le tappe più memorabili del viaggio, spicca il tratto dalla grande oasi di Douz alla piccola oasi di Ksar Ghilane nel grande Erg Orientale, un percorso di circa 100 chilometri attraverso le imponenti dune del deserto. Partiti la mattina presto, Marco e Nevio si sono trovati ad affrontare un terreno reso ancora più impegnativo dalle recenti tempeste di sabbia che avevano formato molte dune sulla pista al punto di non renderla più visibile in certi tratti. «Le dune erano alte e ripide, la sabbia cedevole e il vento soffiava forte - spiega Nevio - Anche le nostre guide tunisine, a bordo di un pick-up Toyota, procedevano con cautela, valutando attentamente ogni passo dall’alto, sulle creste delle dune. In un momento di particolare difficoltà, il 4x4 si è addirittura pesantemente insabbiato, facendo temere il peggio». Fortunatamente, le guide erano ben equipaggiate per fronteggiare ogni evenienza, con viveri, coperte e tutto il necessario per affrontare la notte nel deserto. Grazie al loro supporto e alla loro tenacia, Marco e Nevio sono riusciti a superare l’ostacolo e a raggiungere Ksar Ghilane nel primo pomeriggio.

L’arrivo al fortino di origini romane e poi utilizzato dal 1904 fino al 1960 dai francesi della Legione straniera ha segnato la fine di questa avventura. Un’esperienza che ha messo alla prova i due motociclisti, sia fisicamente che mentalmente, ma che li ha anche arricchiti immensamente. Ad aspettarli a Ksar Ghilane c’era l’amico tunisino Mohamed, guida e gestore del residence dell’oasi e il laghetto di acqua termale a 40° per un meritato relax. «Questo viaggio ci ha insegnato molto - dice Marco - Abbiamo imparato l’importanza dell’amicizia, della collaborazione e del rispetto per la natura. Abbiamo anche scoperto che i nostri limiti sono solo quelli che ci imponiamo noi stessi».

La storia di Marco e Nevio è un messaggio di speranza e di ispirazione per tutti coloro che sognano di vivere grandi avventure. Un invito a non aver paura di mettersi alla prova, di inseguire i propri sogni e di superare ogni ostacolo con tenacia e coraggio. «Cosa curiosa, mentre noi eravamo là - dice Marco - in Italia si assisteva all’inaspettato fenomeno della “Pioggia rossa”, non sabbia, ma polvere di diatomite (un sedimento di microalghe fossilizzate) che proviene dalla depressione di Bodélé, nel Sahara meridionale, che colora di rosso le strade e talvolta le auto».

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui