Dopo la rapina il comitato chiede altri lavori al parco di Cesena
Maggiori controlli delle forze dell’ordine, rapido compimento del sistema di videosorveglianza anche nella zona Ex Zuccherificio, partendo proprio dal giardino “11 Settembre 2001”, realizzazione di un’area multisport per i ragazzi del quartiere ed una sollecita convocazione del Comitato civico Zuccherivivo per analizzare le problematiche dell’area e programmare i necessari interventi.
Sono alcune delle richieste avanzate dal Comitato stesso al Comune a seguito del recente fatto di cronaca nera accaduto sabato, con un 18enne rapinato. Richieste presentate in una lettera inviata ieri al sindaco Enzo Lattuca ed all’assessora Francesca Lucchi dal Comitato che, come ricorda la presidente e firmataria della lettera Monica Castellini, fin dalla sua costituzione si è fatto portavoce delle situazioni di disagio ed incuria di cui soffre da anni la zona, cercando anche di dare allo stesso tempo soluzioni per risolvere i problemi.
«Uno dei punti su cui si è sempre concentrata la nostra attenzione è stato il giardino “11 Settembre 2001”, che versava in condizioni di estrema trascuratezza tali da non offrire le adeguate condizioni di sicurezza per la sua fruibilità - scrive la Castellini - Riconosciamo che in questo spazio pubblico si sono realizzate opere che hanno in parte mitigato il senso di abbandono che si percepiva, la creazione di uno spazio giochi per bambini (Cartabianca 2017) una migliore illuminazione grazie al progetto Dynamic Light e l’esecuzione dei tanto attesi lavori di manutenzione straordinaria dell’esuberante vegetazione. È miglioramento il profilo estetico, senza però aumentare il senso di sicurezza dei fruitori. Il giardino è così rimasto sostanzialmente inutilizzato se non da un nutrito gruppo di giovani stranieri che vi staziona in tutte le ore della giornata e che ha già dato motivo di forti lamentazione da parte dei residenti. Il recente fatto di cronaca nera ci obbliga, tristemente, a prestare una rinnovata attenzione al giardino, ed è per questo motivo che sollecitiamo un nuovo intervento in grado di sradicare quelle riconosciute situazioni di pericolosità e invivibilità che si protraggono da anni».
Il testo prosegue ricordano anche come senza risolvere le cause che portano a non frequentare serenamente il giardino «Non sarà possibile ottenere durature condizioni di normalità in termini di sicurezza. Per questo in maggio, abbiamo predisposto e inviato una nostra nota che richiedeva gli interventi che, a nostro parere, potrebbero contribuire a riportare condizioni di normale vivibilità. È evidente che la programmazione di controlli costanti da parte delle forze dell’ordine contribuirebbe a prevenire situazioni di pericolo, reale o percepito, ma lo sforzo potrebbe non essere sufficiente se non si creano le condizioni affinché la zona diventi più vivace, più visibile e più vivibile. A questo proposito, riteniamo sia opportuno dare rapido compimento allo sviluppo del sistema di video sorveglianza anche alla Zona Ex Zuccherificio, partendo proprio dal giardino “11 Settembre 2001”, con le risorse acquisite nell’ambito del Progetto Cartabianca 2018 di cui, ad oggi, non abbiamo notizie».
Il Comitato poi chiede anche la possibilità di realizzare un’area multisport per i ragazzi del quartiere al posto della «Vetusta e inutilizzata fontana, come più volte richiesto. Questi interventi renderebbero l’area più gradevole e, auspichiamo, frequentata, magari da quel nutrito gruppo di ragazzi che oggi, forse per la mancanza di strutture adeguate, occupano impropriamente piazza Sciascia coi loro skateboard, per compiere pericolose evoluzioni che recano evidenti danni alle strutture architettoniche degli edifici nonché fastidio ai residenti che devono sottostare a rumori molesti e schiamazzi continui. Su questo aspetto poi, chiediamo d’intervenire immediatamente con adeguate misure di controllo per non creare ulteriori tensioni che possono facilmente sfociare in veri e propri alterchi».
Infine chiedono al comune quali sono i tempi ed i modi di realizzazione del parcheggio a fianco dell’Università e della contigua area verde, dato che «A due anni dall’inaugurazione del Campus, la incompleta realizzazione di queste due opere non contribuisce a riqualificare l’intera area».
Alcuni degli appartenenti al comitato intanto, a titolo esclusivamente personale, hanno già preannunciato che parteciperanno alla iniziativa di presidio di domani alle 18: organizzata dal padre del giovane rapinato.