Dopo il caos in ospedale a Cesena minaccia coi cocci di vetro al parco: arrestato

Cesena
  • 03 giugno 2025

Dopo essere fuggito dal Pronto soccorso che aveva messo a soqquadro è stato arrestato: ai giardini Savelli ha litigato e minacciato un passante con un collo di bottiglia rotto. Poi ha fatto la stessa cosa con una volante del Commissariato chiamata a supporto. Finendo per farsi arrestare. M.N, 31enne, si era fatto notare già una settimana fa. Sempre per caos e violenze in ambito ospedaliero.

Il precedente

Era stato bloccato dalle guardie giurate particolari dei ”Cittadini dell’ordine” dopo una nottata di caos al Bufalini. Curato in Pronto soccorso per alcune lesioni al volto subite, non si sa bene in che ambito, aveva poi trascorso la notte in un giaciglio creato in un corridoio a quell’ora vuoto dell’ospedale. Il mattino dopo fin dalle 7 importunava i pazienti della Piastra Servizi ed era stato fermato (e successivamente denunciato all’autorità giudiziaria pur avendo rischiato l’arresto) dopo aver preso a calci un’infermiera.

Nuovo caos in ospedale

Due mattine fa era stato trasportato in ambulanza al Bufalini per lesioni, così sembrava almeno dalle testimonianze, provocate da un incidente stradale in bicicletta. Ferite evidentemente non così serie da impedirgli di aggredire verbalmente già il personale del triage al suo arrivo per poi creare caos negli ambulatori. Anche qui è servito l’intervento dei vigilantes dell’ospedale. Con il 31enne che è fuggito dal Bufalini prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Da quel momento non ha comunque tardato molto a rimettersi in mostra.

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L’arresto

La Polizia attorno alle 16 è stata chiamata d’urgenza da un giovane tramite il 112. Aveva incrociato M.N. nella zona tra il Monumento ai caduti e i giardini Savelli. Il 31enne aveva iniziato prima ad insultarlo e poi a minacciarlo con i cocci di un collo rotto di bottiglia. All’arrivo della polizia si è opposto ai controlli degli agenti prima minacciando di avere in tasca un coltello, poi rendendo necessario estrarre il taser ai poliziotti che, alla fine, lo hanno anche dovuto stringere coi lacci alle gambe per poterlo portare via.

A processo

Dopo una notte in cella di sicurezza ieri nell’aula del giudice Federico Casalboni (pm Antonio Vincenzo Bartolozzi) il suo arresto è stato convalidato, non senza fatiche. Tra insulti al suo difensore d’ufficio, l’avvocata Elisa Spadafora ( “accusata” di essere una donna ed in quanto tale non valere nulla) e simulando di non comprendere l’italiano, il giudice ha anche rinviato gli atti alla Procura, che valuterà nuove imputazioni tra ostacolo al corso della giustizia e false dichiarazioni. Al giudice ha dichiarato di essere senza fissa dimora, anche se pare avere una residenza in un’abitazione nelle campagne di Ruffio. La richiesta della Procura di detenzione in carcere fino al giudizio non è stata accolta. M.N. avrà l’obbligo di firma come misura cautelare almeno fino al processo che sarà celebrato a giugno inoltrato.

Accuse per un 32enne

L’arresto del 31enne porterà in futuro ad un ulteriore procedimento per un’altra persona., classe 1993, ha assistito alla scena dell’arresto e ha tentato di intralciare il fermo di M.N, video filmando la scena e minacciando le divise di divulgare le immagini sul web se non avessero “lasciato andare” il fermato. Identificato a sua volta, è stato denunciato per il tentativo di interruzione di pubblico servizio e ostacolo ad operazione d’arresto, reato che normalmente converge nella fattispecie della resistenza a pubblico ufficiale.

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