Disabile in trappola nella sua casa di Cesena tra barriere architettoniche e guasti

Cesena
  • 13 settembre 2024

L’apertura elettrica del portone del condominio guasta. Che si aggiunge ad una barriera architettonica e ad un “montascale” che spessissimo si rompe. È la concomitanza di fattori che più volte nell’ultimo periodo ha costretto un anziano disabile, che si muove in carrozzina e non è in grado di deambulare autonomamente, a ritrovarsi “sequestrato” nella propria abitazione. Mentre fuori dalla porta, tre volte la settimana, si presenta anche il personale di un’ambulanza che lo deve portare alla dialisi, e non riesce a raggiungerlo, al pari, a cadenza più saltuaria, di volontari di trasporto che devono accompagnare l’uomo in visite ospedaliere.

«Una situazione che speriamo possa trovare presto risoluzione come ci è stato auspicato in queste ore da Comune e Acer - spiega una delle figlie dell’uomo che negli ultimi giorni, presa dalla disperazione e dalla rabbia -, ha anche chiamato le forze dell’ordine per chiedere aiuto.

«Mio padre abita in un condominio popolare al terzo piano i via Martiri d’Ungheria. L’apertura elettrica della porta d’ingresso comune è guasta ma per ripararla serve la maggioranza delle firme e conseguente “via libera” dei condomini, che è stato richiesto ma del quale tutti si disinteressano. Tanto per chiunque, ma non per mio padre, è possibile raggiungere il portone ed aprire con la chiave. Lui invece deve far lasciare la porta aperta da un parente e sperare che prima dell’arrivo dell’ambulanza per la dialisi nessuno la chiuda. Altrimenti il personale sanitario resta fuori e lui resta in casa in trappola».

La porta da riparare è solo la punta dell’iceberg di difficoltà per il disabile che vive al terzo piano. «Alle parti comuni si accede da una scala che è normalmente dotata di un piccolo montascale proprio per chi si muove in carrozzella. Uno strumento che spessissimo si rompe e che non è utilizzabile fino a quando non c’è la riparazione. Inoltre sempre l’ingresso ha anche un gradino unico che rappresenta una barriera architettonica per chi si muove in carrozzina. Anche qui servirebbe quanto meno uno rampa. Anche un piccolo strumento di legno che possa far scendere e salire una carrozzella senza bisogno di sollevarla».

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