De Pascale a Cesena detta le priorità dopo i primi sei mesi da Governatore: “Sanità e infrastrutture al vertice delle urgenze”

Il Rotary Club Cesena ha organizzato, due sere fa, in Fiera a Pievesestina, una cena per i membri delle sezioni di Cesena-Valle Savio, Cervia, Cesenatico e Valle Rubicone. Tra gli invitati del presidente del sodalizio, Norberto Fantini, c’erano i sindaci di Cesena, Bagno di Romagna e Verghereto, Enzo Lattuca, Enrico Spighi ed Enrico Salvi, la consigliera regionale Francesca Lucchi, il vice questore di Forlì-Cesena, Silvia Gentilini, e il presidente della Regione Michele De Pascale. Con quest’ultimo che ha colto l’occasione per fare un bilancio dei primi sei mesi di legislatura.
Sanità
Al centro delle riflessioni è stata la sanità. «Affermare che il servizio sanitario dell’Emilia-Romagna è tra i migliori in Italia –ha esordito De Pascale – non è propaganda politica. È uno dei sistemi più forti e che più attrae». Ma non senza criticità: «Oggi fatichiamo davanti a certe casistiche e nell’assistenza ai nostri 200mila disabili, che cubano 130 milioni di euro all’anno, con prospettive di crescita oltre le 300mila unità». Altro ostacolo è «il calo di professionisti, dovuto anche a condizioni di lavoro sfavorevoli», con conseguente «fuga dal sistema pubblico», a cominciare - ha evidenziato - dalla Medicina d’Urgenza. Nel quinquennio la Giunta vorrebbe «costruire, da Piacenza a Rimini, una rete ospedaliera capace di fornire prestazioni di livello, connettendola a efficienti servizi di prossimità e riorganizzando i Cau, che non devono sovrapporsi alla medicina di base». Cesena sarà un banco di prova: «Il nuovo ospedale Bufalini dovrà diventare la struttura portante dell’Ausl Romagna».
Collegato al tema sanitario, c’è quello dell’aumento demografico. «Puntiamo a trovare un’intesa bipartisan in Assemblea regionale per una legge sulla natalità – ha detto il presidente della Regione –. Oggi abbiamo numeri da estinzione». Per gli anziani «serve investire in autosufficienza e servizi domiciliari».
Tutela del territorio
Sul fronte della gestione del territorio, l’obiettivo dichiarato «è ridurre i tempi di realizzazione delle opere. Le infrastrutture, seppur a fatica davanti a eventi climatici divenuti più violenti negli anni, hanno tenuto, ma richiedono manutenzione per adeguarle all’aumentata portata d’acqua». Tra i punti essenziali ci sarà quello di consolidare il dialogo con il Governo nazionale: «Da gennaio è iniziato un lavoro sinergico che ha portato a un nuovo decreto, con fondi per le casse di espansione. Questo ha consentito alla Regione di mettere a bilancio 50 milioni per i prossimi tre anni».
Infrastrutture
In economia preoccupa la crisi del settore manifatturiero, dovuto a «Un’Europa che con il green deal ha alzato al massimo l’asticella del rispetto ambientale senza considerare le difficoltà che avrebbero avuto le aziende a rispettarla. Generando una concorrenza sleale dei paesi con limiti irrisori». Per contrastare il trend sarà importante focalizzarsi anche sulle infrastrutture. «Abbiamo affidato lo studio per la costruzione di un sistema aeroportuale che connetta gli scali regionali», ha riferito De Pascale. Gli aeroporti di Bologna e Rimini crescono, mentre Forlì e Parma non reggono. Sull’alta velocità: «Il Governo ha finanziato con 3,5 miliardi il tratto Bologna-Castel Bolognese». È scontro politico-istituzionale col ministero dei Trasporti, invece, sul passante di Bologna, per l’aumento dei costi «da 2 a 3,5 miliardi».