Dati turistici: luglio col sorriso in Riviera e in città, male solo l’area termale di Bagno

I dati turistici di luglio sono stabili e tendenti al positivo: pochissimi i segni rossi per il territorio cesenate sia rispetto all’anno scorso che al periodo pre Covid.
La provincia
A livello provinciale le presenze nei primi sette mesi dell’anno sono state 3.260.875, che significano un aumento del 4,2% sullo stesso periodo dell’anno precedente e del +3,4% sul periodo pre Covid del 2019. Un po’ meglio i comunque meno interessanti arrivi: sono stati 720.364, con +8,4% sul 2023 e +3,9% sul 2019. Come singolo mese, luglio vale 1.325.434 presenze ed è sostanzialmente stabile: riscontrato un aumento del +0,1% sul 2023 e del +1,4% sul 2019.
Cesena
Il capoluogo segna un dato negativo nei primi sette mesi dell’anno rispetto al 2023: le presenze sono state 95.557 (-4,4%), mentre gli arrivi sono in crescita (+1,8%). Invece rispetto al periodo pre Covid l’aumento dei posti letto venduti è del +17%. Questi numeri sono determinati dalle 16.082 presenze di luglio (miglior mese dell’anno seppur con scarti piuttosto ridotti), che significano -8,2% sull’anno precedente e +5,6% sull’ultimo anno prima del Covid.
Cesenatico
La capitale indiscussa del turismo provinciale fa segnare circa i due terzi dei pernottamenti dell’intera provincia. Nel complessivo da gennaio a luglio torna nel podio regionale dopo l’inavvicinabile Rimini e non lontano da Bologna, mentre ha superato Riccione e distanziato di centomila pernottamenti circa Cervia Milano Marittima. Il mese di luglio ha totalizzato 898.728 presenze, che significano una crescita del +0,2% rispetto al 2023 e del +0,8% sul 2019; pur con gli arrivi in calo dell’11,5% rispetto l’anno scorso. Questo dato è dovuto alla diminuzione degli italiani, mentre gli stranieri sono risultati in crescita. Il totale dei sette mesi è positivo: 2.085.236 pernottamenti, che vogliono dire +4,8% sul 2023 e +2,9% sul 2019.
Il resto della Riviera
Gatteo come spesso accade ha dati percentuali non troppo distanti dalla confinante Cesenatico: in luglio le presenze sono quasi quante nei sei mesi precedenti e ammontano a 198.201, uguali all’anno precedente e con +5,5% sul pre Covid. Il totale dei sette mesi vede 392.061 pernottamenti, +2% sull’anno scorso e +2,1% sul pre Covid. San Mauro Pascoli interrompe la serie di numeri negativi, almeno sull’anno scorso. In luglio le 63.493 presenze significano +2,4% sul 2023 e -4,7% sul 2019; che portano il totale a 123.713 pernottamenti in sette mesi, +0,6% sul 2023 e -7,6% sul 2019. Savignano (che non è solo riviera come pernottamenti) in luglio ha segnato 57.502 presenze, +0,1% sul 2023 e +12,1% sul 2019. Il totale dei primi sette mesi segna 122.262 presenze (è stata superata di poco da San Mauro), che significano rispettivamente +4,6% e +16,5%.
Bagno di Romagna
Bagno di Romagna è l’unica realtà del cesenate che ha tutti i numeri in rosso. In luglio totalizza 28.054 pernottamenti, -2% sull’anno scorso e -8,9% sul pre Covid. I 117.761 pernottamenti dei primi sette mesi dell’anno vogliono dire una sostanziale parità con il 2023 (-0,5%) e -7,1% sul 2019. Bagno resta a circa diecimila presenze in meno rispetto a Salsomaggiore Terme, che aveva sopravanzato a lungo al vertice regionale delle località termali non rivierasche.
La collina
Solo Longiano conta dati autonomi nella graduatoria regionale. A luglio 1.876 pernottamenti, che significano -12,9% sul 2023 e -8,9% sul 2019. Nei sei mesi le 9.253 presenze testimoniano un calo del -3,3% rispetto all’anno scorso e del +10,3% rispetto al periodo pre Covid.