Dalla Regione oltre 800mila euro all'Ausl Romagna per progetti legati a stili di vita corretti

L’importanza di stili di vita corretti e di un’alimentazione sana. La prevenzione delle malattie, il contrasto alla dipendenza da alcool e sostanze stupefacenti.
Sono i temi al centro dei progetti delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna che hanno ricevuto uno specifico finanziamento dalla Regione: 3,5 milioni di euro assegnati dalla Giunta regionale per realizzare azioni e interventi previsti dalla legge sulla “Promozione della salute e prevenzione primaria”. Un riferimento normativo - la legge n.19 del 20018 - che costituisce la cornice anche per il Piano regionale della prevenzione. Un un contributo di 804.632 euro andrà all’Azienda Usl della Romagna
“L’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 ha mostrato come gli interventi di sanità pubblica siano fondamentali per lo sviluppo di un Paese e che la salute di tutti dipenda dalla salute di ciascuno- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Pertanto, una buona sanità deve non solo curare, ma anche saper realizzare azioni e interventi per promuovere e conservare lo stato di salute dei cittadini, contrastando l’insorgenza di disturbi, dipendenze e malattie, a partire dai più giovani. Tutto questo- conclude l’assessore- si basa, naturalmente, oltre che su una forte integrazione fra i diversi livelli del servizio sanitario, anche su programmi specifici che, come Regione continuiamo a sostenere”.
Le risorse vengono assegnate in più tranche. La prima, che ammonta a 2 milioni di euro, sostiene la realizzazione dei programmi regionali per la promozione della salute, del benessere della persona e della comunità e della prevenzione primaria. Si tratta di risorse che vengono distribuite sulla base del totale dei residenti per Azienda; inoltre, il 20% è destinato ad azioni e interventi in partnership con gli istituti scolastici.
Un milione di euro viene poi assegnato alle Aziende Usl, in base al numero di residenti in fascia d’età 15-64 anni, per consentire interventi socio-sanitari di prevenzione, contrasto delle dipendenze, promozione del benessere psicofisico e della salute mentale delle persone con problemi d’abuso e dipendenza.
Infine, 350mila euro vengono ripartiti tra alcune Aziende sanitarie per l’attività di promozione della salute in carcere, mentre 150mila euro vanno all’Ausl di Modena per “azioni” comunicative sulla promozione della salute e della prevenzione.