Coronavirus: appello a Cesena per dare regole precise ai giovani
CESENA. Redigere «un preciso vademecum di regole da seguire nella fase 2» rivolto ai ragazzi. A proporlo è Francesca Brighi, che «da insegnante di scuola primaria e madre di due ragazze adolescenti», rivolge il suo appello al sindaco Enzo Lattuca, che sente «il bisogno di coinvolgere» per quanto riguarda «lo scenario che attende i nostri giovani dal 4 maggio in poi».
«In tutte queste difficili settimane - scrive Brighi - ho avuto modo di riscontrare un atteggiamento esemplare dei ragazzi della nostra città: hanno rinunciato a relazioni, sport, attività sociali e ricreative di ogni genere, dandoci una grande lezione di senso civico. Il loro rispetto delle regole ora merita altrettanto rispetto nei loro confronti. Il minimo che si possa garantire è dare loro un quadro preciso di come potrà ricominciare la loro quotidianità al di fuori delle mura di casa». «Chiedo quindi al sindaco - prosegue - di rendere noto appena possibile il nuovo “regolamento” per gli spostamenti e ciò dovrà essere redatto in maniera chiara, senza prestare il fianco ad ambiguità interpretative».
Dando per scontato «che i ragazzi oramai conoscono bene l'importanza delle regole del distanziamento sociale e l'uso dei dispositivi di sicurezza», Brighi chiede se ad esempio, «osservandole, un gruppetto di 4 o 5 giovani potrà vedersi e socializzare in spazi aperti come i parchi cittadini, senza dover per forza fare jogging o portare in giro il cane. E ancora: potranno individualmente usufruire dei campetti all'aperto per svolgere attività sportiva? Chiedo questo perché qualche settimana fa un ragazzo è stato multato mentre utilizzava in solitudine la pista da skateboard».
«Per responsabilizzare ulteriormente i nostri ragazzi (encomiabili nelle ultime settimane) credo sia doveroso - conclude - fornire loro un preciso vademecum di regole da seguire nella fase 2. Questo per dare loro fiducia e allo stesso tempo ringraziarli del senso di responsabilità finora dimostrato».