Condanna ad un anno per il delivery della droga a Cesena

Nuova condanna per uno dei “cavalli” dello spaccio di cocaina in città provenienti dall’Albania. Il 10 maggio a finire ammanettato dai carabinieri è stato il 31enne E.C., che per l’accusa (pm Daniela Pesaresi) era protagonista del fitto giro di coca. Nel suo caso operava dalla stanza di un hotel del Cervese usata come base d’appoggio. L’uomo, alla vista della gazzella aveva cercato di nascondere la droga nell’abitacolo dell’auto a noleggio che guidava. Una dinamica simile ad altri tre arresti recentemente eseguiti dalle forze dell’ordine. Aveva con sé 16 grammi di cocaina, divisi in dosi. Nella camera d’albergo poi sono stati trovati 3mila euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio. Si tratterebbe di uno dei pusher che vengono fatti arrivare in Romagna solo per svolgere l’attività di smercio al minuto, affittando camere d’albergo dove pernottare: una sorta di “delivery della droga”, insomma. Un altro “cavallo” come quello che i carabinieri avevano arrestato ad esempio (in un altro hotel) lo scorso 30 aprile. Ieri nell’aula del giudice Marco de Leva l’uomo, difeso dall’avvocato Francesca Fabbri, ha concluso in abbreviato il rito direttissimo. Derubricata l’accusa nell’ipotesi lieve del quinto comma, è stato condannato ad un anno (pena sospesa) 800 euro di multa, confisca sia del denaro che della cocaina sequestrata.