Coltello e monopattino: a Cesena 5 rapine in serie per 2 banditi

Cesena

Giovani, magrebini econ tanta “energia” addosso dovuta dall’assunzione di sostanze stupefacenti. È la descrizione di due rapinatori che hanno seminato il panico tra la stazione e il centro mettendo a segno 5 colpi dalla dinamica pressoché simile con polizia e carabinieri stano indagando i maniera serrata dopo aver ricevuto tutte le denunce sull’accaduto. Con alcune delle vittime che hanno anche cercato di inseguire i ladri ed altre che sono finite in pronto soccorso a medicare ferite.

In stazione

La prima vittima a chiamare la polizia poco prima delle 17 è stato un trans di origini brasiliane che camminava tra corso Cavour e via Roma per raggiungere la zona stazione. È stato avvicinato da 3 persone, una di carnagione chiara e capelli chiari e forse di origini slave ed due altrettanto giovani e probabilmente magrebini; l’hanno avvicinato e gli hanno strappato la collana che indossava per poi scappare con un monopattino elettrico in direzione del viadotto Kennedy. La vittima ha prima inseguito a piedi il monopattino poi ha fermato l’auto di un passante ed insieme hanno provato ad inseguire il fuggitivo. Perdendone le tracce su viale Marconi.

Nella movida

È stato solo il primo colpo di una escalation durata fino a dopo il coprifuoco. Per tornare a colpire i due banditi magrebini hanno aspettato le 22 e si sono portati in una zona più centrale incuranti della movida serale. Siamo in viale Mazzoni. È qui che un 50enne verso le 22 ha chiamato a soccorso i carabinieri riferendo di essere appena stato rapinato del cellulare da due giovani dalla carnagione olivastra che gli avevano puntato contro un coltello.

Attesi al parcheggio

Nemmeno tre quarti d’ora dopo ed a poche decine di metri di distanza sempre in viale Mazzoni i rapinatori si sono ributtati nella “movida” per cercare le loro successive vittime. Tre 20enni, fidanzato, fidanzata ed un amico, dovevano raggiungere la loro Fiat 500 posteggiata alla fine di viale Mazzoni vicino a via Del Tunnel. Saliti in auto sono stati avvicinati da un coetaneo all’apparenza magrebino: 170 centimetri, cappello in testa, maglietta bianca e jeans scuri. Che ha chiesto loro una sigaretta. Al rifiuto ha aperto lo sportello lato guida ed ha strappato al conducente due catenine dal collo: una di bigiotteria ed una di oro bianco. Quando l’amico del rapinato è scattato dal sedile per scendere dalla vettura il bandito ha estratto di tasca un coltello di 12 centimetri di lama. Con il quale ha intimato all’amico del rapinato di starsene fermo senza reagire ed al rapinato di consegnare il borsello che conteneva il portafoglio con bancomat, documenti e tessera prepagata. Ottenuta la seconda parte del bottino il rapinatore è corso verso via Mura porta Fiume dove ad attenderlo c’era un complice, sempre magrebino ed altro 180 centimetri circa, per scappare a bordo di un monopattino.

Ai Giardini di Serravalle

I banditi non si sono allontanati di troppo. Ed allo scoccare del coprifuoco hanno colpito ancora. Stavolta in via Mura Federico Comandini: la strada che costeggia dall’alto i giardini di Serravalle. Un giovane tremendamente simile nella descrizione (170 centimetri, camicia aperta, berretto con visiera) ha chiesto alla vittima (un uomo residente in zona) se avesse una sigaretta. Una volta ceduto sua una sigaretta che l’accendino la vittima è stata presa al collo da dietro da un secondo soggetto più alto che puntandogli il coltello alla gola gli ha intimato di consegnare il marsupio che portava con se.. Assieme alla borsa i rapinatorihanno portato via 120 euro, i documenti ed un telefono cellulare,

Nel cuore della notte

L’ultima della serie di rapine ha mandato all’ospedale una delle vittime: un 30enne che dopo la mezzanotte stava portano a spasso il cane in via Pola (zona Madonna delle Rose) assieme alla fidanzata ed alla sorella della fidanzata. Ad avvicinarli per primo il rapinatore alto 170 centimetri, con la solita scusa della sigaretta. Prima ha strappato dal collo di una dellevittime una collana e le ha anche portatovia la borsa. Intanto dall’altra parte della strada arrivava il complice: ha affrontato il 30enne riuscendo con la minaccia dell’arma impugnata dall’altro a farlo cadere a terra e (dopo avergli assestato anche un pugno) gli ha portato via il borsello. L’uomo per i colpi subiti ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso.

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