Coltellate al convitto di Agraria: 9 indagati, interrogati dalla procura minorile

Aggressione all’arma bianca all’esterno del convitto di Agraria: la ricostruzione dettagliata dell’accaduto, per formulare poi le accuse a carico di tutti i minorenni coinvolti, è entrata in questi giorni nella fase più calda. Sono infatti in corso alla Procura Minorile a Bologna, a cura del pubblico ministero Simone Purgato, gli interrogatori di quanti vennero identificati e denunciati dai carabinieri a poche ore di distanza dal violento blitz avvenuto per questioni di droga e per il quale il ferito è ancora in fase di cura.
Sono nove i giovanissimi attualmente indagati per la spedizione punitiva di aprile sfociata nel sangue, assistiti dagli avvocati Igor Bassi, Antonio Baldacci, Alessandro Sintucci, Raffaele Pacifico e Riccardo Luzi. E tra le contestazioni a loro carico c’è anche lo sfregio permanente al viso del 15enne di Medicina ferito, oltre che l’ipotesi che la mano lesionata non torni più alle funzionalità totali.
Per questa settimana le audizioni si sono concluse ieri ma, prima di formulare richieste di rinvio a giudizio, altri interrogatori verranno svolti nei prossimi giorni. L’accusa sta ascoltando uno ad uno e separatamente i coinvolti per ricostruire la verità storica dell’accaduto sommando alle dichiarazioni rese le immagini delle telecamere di sicurezza cittadine ed interne ad Agraria, che hanno ripreso una fetta consistente dell’accaduto. Importanti saranno anche le chat sui social e sulla messaggistica negli smartphone dei coinvolti che vennero sequestrati ed esaminati subito dopo il raid sanguinario.
Droga, lite e ferite
I fatti risalgono al 15 aprile scorso e sono avvenuti attorno alle 18 nella zona sportiva attrezzata all’esterno del convitto di Agraria di Cesena dove normalmente risiede il ferito, uno studente 15enne residente a Medicina frequentante l’istituto aeronautico di Forlì. Quel giorno due persone sono entrate avvicinando il gruppetto di cui faceva parte anche la vittima. Dopo un dialogo durato un minuto o poco più, dai cellulari di chi è entrato nel cortile di scuola sono partite due telefonate, a seguito delle quali si è materializzato un gruppo di ragazzini che, giunti in scooter dalle zone di Mercato Saraceno e di Borello, incappucciati, hanno scavalcato le staccionate dell’istituto d’istruzione di via Savio. Due di loro erano armati di grossi coltelli con i quali hanno aggredito in particolar modo il 15enne, ferendolo gravemente a una mano e all’altezza del mento, con fendenti che, per pochi centimetri in almeno uno dei colpi sferrati, potevano anche arrivare ad uccidere il minore, poi salvato dalle ambulanze del 118 e ricoverato al Bufalini.
La tesi d’accusa è che si trattasse, almeno all’inizio, di un incontro programmato per la cessione di droga. Uno scambio “contanti-fumo” per poche decine di euro che non è andato a buon fine e sul quale ci sono stati subito attriti tali da lasciar spazio poi al blitz sanguinario da parte di altri ragazzi arrivati appositamente per aggredire il 15enne finito all’ospedale in gravi condizioni.
A poche ore dall’accaduto i carabinieri di Cesena avevano già ricostruito nei dettagli il numero dei protagonisti principali della vicenda. Li avevano raggiunti a casa e, accompagnati dai genitori (sono tutti minorenni tra i 15 ed i 16 anni) li avevano portati in caserma per formalizzare identificazioni e denunce.