Cesenatico, fatture duplicate per il gattile: commissari Enpa a processo

Cesena

L’accusa di avere gestito in modo truffaldino una serie di fatture costa caro a due commissari straordinari di Enpa che furono chiamati a gestire il gattile di Cesena negli anni 2016 e 2017. Un 67enne bolognese e un 57enne di Meldola sono stati rinviati a giudizio e dovranno rispondere di ipotesi di reato che vanno dalla truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche all’appropriazione indebita, fino alla falsità ideologica. Così è stato deciso nell’udienza preliminare fissata ieri dal gup Maurizio Lubrano, a conclusione delle indagini condotte sotto la regia del pubblico ministero Federica Messina. Il prossimo appuntamento in tribunale a Forlì sarà il 24 settembre, davanti al giudice Anna Fiocchi. E tra i protagonisti ci sarà anche il Comune di Cesenatico, che si è costituito parte civile. Nel secondo semestre del 2016 liquidò infatti a Enpa, in due tranche, un totale di 12.000 euro, relativi a fatture per le quali i commissari dell’associazione avevano già incassato 15.000 euro dal Comune di Cesena. Non solo. Anche il Comune di Sarsina sborsò 1.400 euro, attraverso due versamenti fatti nel 2015 e nel 2016, sempre a titolo di pagamento delle medesime fatture. Un pagamento che quindi, secondo i documenti contabili raccolti dall’accusa, fu indebitamente triplo. Esistevano convenzioni che regolavano i rapporti tra Enpa e i tre Comuni, che prevedevano importi massimi rimborsabili annualmente. Ma, a quanto pare, i commissari avevano pensato di aggirare l’ostacolo presentando a più enti le medesime fatture, in modo da farsi ripagare più volte le stesse spese. Una manovra in fotocopia fu fatta nel 2017, quando il Comune di Cesenatico versò 15.000 euro, in due tranche di pari importo, per prestazioni per le quali fu chiesta la medesima somma al Comune di Cesena, che all’oscuro del raggiro la liquidò di nuovo.

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