Cesenatico, dragaggio subito dopo Pasqua ma con pausa vacanze
Dragaggio del porto: i lavori partiranno subito dopo Pasqua e comunque non oltre il mese di aprile. E non si esclude un'interruzione, per evitare un impatto negativo nel pieno della stagione turistica balneare. Le operazioni, oltre che costose, si prevedono più lunghe e complicate del normale, per il fatto che più di metà dei fanghi e delle sabbie dragate dovrà essere caricata e trasportata su camion per essere smaltita in un’apposita discarica autorizzata a Verona. Il capitolato d'appalto prevede che dal momento della consegna dei lavori serviranno 60 giorni per completarli. Quindi, sulla carta, si dovrebbe arrivare fino a giugno. Un problema non da poco, visto che il periodo delle vacanze estive sarà già iniziato e questo cozzerebbe col via vai verso il porto di mezzi su gomma, con cassoni a tenuta stagna, al fine di disperdere percolato in strada, e con le chiatte accostate alla banchina a caricate di melma e sedime tolto dal fondale. Perciò non è escluso che si inizi il lavoro per poi interromperlo e successivamente concluderlo a fine estate. Tutto dipenderà dalle decisioni che il Comune prenderà e comunicherà alle ditte che si sono aggiudicate l'appalto. Si tratta di un raggruppamento temporaneo di imprese formato da “Ecotec” di Rimini e dalla “Dragaggi Srl” di Venezia, che hanno offerto un ribasso del 6% sulla base d'asta fissata a quota 954.000 euro. In precedenza quelle ditte avevano già operato nel porto di Cesenatico. Lo stanziamento regionale iniziale per rilievi batimetrici , analisi e campionatura dei sedimenti, progettazione e dragaggio ammonta a 1 milione
L’intervento riguarderà solo un tratto del porto canale: dall’imboccatura del porto fino a piazza Ciceruacchio. Si prevede di portare il pescaggio del porto a -3/3,50 metri, sulla base di quanto suggerito nel piano d'intervento dall'ingegnere Simone Morini. Nella sua relazione tecnica ha evidenziato la necessità di una ciclica rimozione dei sedimenti, al fine di garantire le profondità e consentire la navigazione e l’attracco per le barche da pesca, da trasporto e per le attività nautiche. Le aree d’intervento sono una decina di “celle”, sulle oltre venti un cui è stato suddiviso il porto. Sono quelle nelle zone dallo squero a Vena Mazzarini e in due tratti della darsena dove si affaccia lo scalo d’alaggio e infine la sezione fino all’imboccatura. Il tutto per una lunghezza di oltre 500 metri e una larghezza dai 20 ai 50 metri. Il volume dei fanghi che andranno smaltiti con modalità differenti è stimato in 5.105 metri cubi. Circa 2.240 saranno rilasciati in mare, in zone autorizzate al largo, mentre per 2.865 metri cubi sarà necessario il trasporto in discarica, operazione tanto più impegnativa e costosa.
«Dopo Pasqua e comunque entro aprile inizieremo con il dragaggio - spiega il responsabile tecnico della “Ecotec” di Rimini, Marco Verni - Poi ci saranno 60 giorni per finire i lavoro, che probabilmente verranno sospesi per poi riprenderli a fine stagione. Valuteremo con i tecnici comunali i tempi e l’eventuale interruzione e ci adegueremo a quelle che saranno le esigenze e alle decisioni che prenderà il Comune di Cesenatico».