Cesenatico, dj picchiato dopo lite al bar durante festa di laurea: due condanne

Due condanne per una lite durante una festa di laurea in un bar, dove due clienti che nulla avevano a che fare con i festeggiamenti avevano minacciato il gestore e provocato lesioni al dj della serata, picchiandolo nel piazzale davanti al locale e mandandolo al pronto soccorso.
Un anno, due mesi e 16 giorni di reclusione è la pena inflitta a due persone che dopo un’indagine dei carabinieri erano state identificate come autori di un vero e proprio “blitz” punitivo. Sono Antonio Saliani, cesenaticense di origine albanese (difeso dall’avvocato Gianpiero Garelli) e il rumeno Nicolai Grosu Dinicu (da tempo irreperibile in Romagna, difeso dall’avvocato Emanuel Foschi).
La vicenda risale alla serata del 28 ottobre 2022, quando allo “Zampa Cafè”, bar inserito nel piazzale del distributore di benzina Tamoil, lungo l’Adriatica, era in corso una festa di laurea. Il locale non era riservato ai festeggiamenti dei giovani amici del “neo dottore” ma gli spazi erano in gran parte occupati da loro. Compresa la consolle appositamente montata per la musica, con al lavoro un giovane dj.
In tarda serata Saliani, a quell’epoca normale frequentatore del locale, recandosi al bar con un’amica, per motivi mai emersi con trasparenza durante le varie udienze, aveva litigato proprio con l’addetto alla musica della serata, amico del festeggiato. Il gestore del bar era anche intervenuto fisicamente per cercare di separare i contendenti e calmare gli animi, provando a sedare quella che poteva diventare una colluttazione. Tutto sembrava finito dopo diverse tensioni, anche perché il cesenaticense di origini albanesi se ne era andato in auto con l’amica. Ma da lì a poco si era ripresentato non più in compagnia femminile ma con un rumeno che nessuno aveva mai visto. Mentre il primo aveva affrontato il gestore del bar, trattenendolo con la forza dentro il locale e minacciandolo perché non si intromettese più, Nicolai Grosu Dinicu aveva inseguito all’esterno del piazzale del bar il malcapitato disk jockey, picchiandolo, secondo le accuse, anche con un bastone simile a un manganello. La serata si era conclusa con l’arrivo sul posto dei carabinieri e per il dj la necessità di ricorre alle cure del pronto soccorso per le lesioni patite. I due aggressori si erano volatilizzati. Ma le telecamere di sicurezza del piazzale del distributore avevano ripreso tutta la scena. Le registrazioni sono state sequestrate e visionate dai militari dell’Arma, che così hanno identificato con certezza i due aggressori.
Ora, in tribunale, le lesioni e l’aggressione aggravata dall’uso di armi (il manganello) sono andare a sentenza. Per entrambi gli imputati è stata decisa a medesima pena, che non è sospesa e andrà scontata o, se i condannati vorranno, commutata in lavori socialmente utili.