Cesena, vita e lotta di una schiava tradotta per la prima volta da un insegnante del liceo scientifico

Cesena
  • 14 ottobre 2023

Sojourner Truth è un nome che quasi nessuno ha sentito nominare da queste parti. Anche perché l’incredibile storia della sua vita, spesa a lottare contro la schiavitù, di cui fu vittima in prima persona, non era mai stata tradotta in italiano. Ora ha riempito questo vuoto il cesenate Raoul Lolli, insegnante di lingua e letteratura inglese al liceo “Righi”.

Dopo la laurea, ha fatto un dottorato di ricerca in Letterature moderne, comparate e post coloniali: quindi la pubblicazione del volume “Schiava e libera. Storia di Sojourner Truth, pioniera dei diritti civili”, edita da Stilo e arricchita da una prefazione del docente universitario Thomas Casadei, è pienamente nelle sue corde. Ha coltivato il suo interesse verso i diritti umani attraverso una preziosa partecipazione al gruppo cesenate di Amnesty International. Questo non è il primo libro che dà alle stampe, ma quello precedente, che risale al 2019 e si intitola “Al Plurale”, era un romanzo.

Questa volta Lolli ha invece regalato per la prima volta ai lettori italiani la sorprendente autobiografia di una donna, segnata da tremende sofferenze ma sempre in prima linea per la libertà sua, di suo figlio e di ogni essere umano.

Sojourner Truth nacque intorno al 1797, nello Stato di New York, e fu venduta a 4 padroni diversi. La prima volta fu quando aveva 9 anni: fu comprata all’asta, insieme a un gregge di pecore, per 100 dollari. Ma nel 1826 riuscì a fuggire e raggiungere la libertà. Da allora si unì agli abolizionisti e iniziò a fare discorsi pubblici. Tra questi, nel 1851, ne pronunciò in Ohio uno che fece molto rumore: è conosciuto come “Ain’t I a woman?”, ossia “E non sono forse io una donna?”. Quando era a Washington, trovò anche il coraggio di salire sui trasporti riservati ai bianchi, quasi un secolo prima che lo facesse la ben più celebre Rosa Parks. Dopo la guerra civile, lottò per i diritti delle donne afroamericane e riuscì anche a riscattare il giovane figlio, intentando una causa che fu la prima in cui una donna nera sconfisse davanti a un giudice un uomo bianco. Morì in Michigan nel 1883. Ma non prima di avere raccontato la sua intensa esistenza, fatta di crudeltà subite ma anche di eroici atti di resistenza. Visto che era analfabeta, le sue memorie le trasmise a voce all’amica Olive Gilbert, che poi le scrisse. Adesso un insegnante cesenate le ha messe a portata di mano anche di chi parla solo la lingua italiana.

La lotta di Sojourner Truth (nome che si diede quando aveva 46 anni, perché nella sua vita trascorsa in schiavitù per una trentina di anni si chiamava Isabella Baumfree) non fu solo una ribellione individuale. Una volta conquistata la libertà, fu una nemica irriducibile della schiavitù e poi runa delle prime femministe d’America. Anche per questo ha colpito subito gli ascoltatori che hanno partecipato alle prime presentazioni del libro, fatte nelle scorse settimane in Puglia.

Domani, alle 16.30, nella Sala Lignea della Biblioteca Malatestiana della sua Cesena, Lolli racconterà quella vita eccezionale, assieme a Thomas Casadei, in dialogo con Maria Laura Valente. A seguire, il 25 ottobre, è in programma un’altra presentazione, alle 17, alla biblioteca di Cervia.

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