Cesena: violato nella notte il bunker dell’Ex Arrigoni - VIDEO




Violato notte tempo “il bunker” dell’Ex Arrigoni. Qualcuno si è messo in grave pericolo per calarvisi all’interno e l’idea in seno agli investigatori e al personale di soccorso pubblico intervenuto per ripristinare le condizioni di sicurezza dei luoghi, è che la zona possa anche essere stata usata per nascondere “materiale” illecito (o di provenienza illecita) poi da recuperare di nascosto e senza essere visti. L’sos risale alla primissima mattinata di ieri. La zona è quella di piazzale Aldo Moro a fronte da una parte del liceo Scientifico Righi e dall’altra parte dell’America Graffiti. A dare l’allarme sono stati alcuni studenti tra i primi ad arrivare in zona scolastica.
Hanno notato il maxi portellone in metallo che dovrebbe chiudere “il bunker” in maniera inviolabile, che era stato forzato; con qualcuno che aveva calato all’interno una corda.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e una pattuglia di polizia locale. Sotto alla piazza, nascosto alla vista di tutti, c’è il cosiddetto “bunker”: ossia gli scantinati dell’Ex Arrigoni. Quando una ventina di anni fa si mise mano al restyling della zona (lasciando solo la “ciminiera” tra il Cubo e Psicologia a testimonianza del passato) l’intento del progetto originario era riqualificare anche le aree del sottosuolo. Un disegno troppo costoso che venne abbandonato. Così il bunker composto dagli scantinati è stato semplicemente lasciato com’era. Con grandi aperture, chiuse da pesanti lucchetti, a serrare il tutto sotto alla piazza. Ieri uno degli “ingressi” è stato forzato. Sono state tagliate le “alette” che reggono i pesanti lucchetti. Per poter aprire una delle botole che con uno sbalzo di 5 metri conducono alle ex cantine industriali. è stata usata una cima per calarsi in basso e riuscire. Il sospetto principe, è che si sia trattato non di una semplice quanto pericolosa “bravata” ma che i luoghi siano stati usati per nascondere “merce” all’interno del bunker. E recuperarla sempre notte tempo. All’interno non sono state trovate tracce particolari di chi abbia utilizzato quei luoghi. Ma l’area ricca di telecamere di sicurezza potrebbe in futuro far risalire ai responsabili della violazione.