La Polizia di Stato di Forlì ha posto fine ad un esteso traffico illecito di autovetture, che venivano sottratte agli Enti creditori grazie a documentazione falsa, per poi essere rivendute all’estero. È successo nei giorni scorsi, quando la Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Forlì ha denunciato a piede libero per falso documentale, sostituzione di persona e truffa, uno straniero 33enne titolare, nel ferrarese, di un autosalone e una 67enne titolare di un’agenzia di pratiche auto a Cesena.
 Tutto è scaturito da alcune segnalazioni di transiti sospetti di alcune auto, le cui pratiche erano state trattate proprio da quell’Agenzia.
 Secondo gli accertamenti, durati oltre un anno, il 43enne e la 67 enne avrebbero seguito sempre il medesimo modus operandi: il titolare dell’autosalone acquistava a basso costo o addirittura a titolo gratuito autovetture sfruttando il fatto che erano gravate da vincoli fiscali o sottoposti a pignoramento. I proprietari, in questo modo, pensavano di regolarizzare la loro posizione debitoria.
    A questo punto interveniva l’agenzia di pratiche auto che, grazie a dichiarazioni false, apparentemente riconducibili agli ignari proprietari, simulava la cancellazione dal registro PRA: in realtà i mezzi venivano rivenduti sul mercato all’estero, interi o come pezzi di ricambio, dopo aver distrutto le targhe ed i documenti originali. In questo modo, i due denunciati avrebbero ricavato un ingiusto profitto dalla vendita dei beni (si tratterebbe di ben 163 auto, secondo quanto sinora ricostruito) che, allo stesso tempo, venivano sottratti all’Erario e agli altri Enti creditori.
   
 Per entrambi, oltre alla denuncia, è scattata anche la misura cautelare del divieto per dodici mesi di esercitare l’attività di commercio di veicoli e di pratiche auto, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Forlì, su richiesta della locale Procura della Repubblica.
 La Polizia Stradale ricorda che in caso di vincoli o pignoramenti su veicoli il proprietario e tenuto a sanare le proprie pendenze con i creditori, diffidando di chi si propone di acquistare il mezzo a titolo gratuito o per una somma simbolica. Si evidenzia che le posizioni non sanate possono comunque vincolare eventuali altri veicoli che in futuro l’interessato potrebbe acquistare.