Cesena, troppo vicino alla moglie, il braccialetto elettronico suona e lo arrestano: «Colpa di Google Maps»

Cesena
  • 21 maggio 2025

È stato convalidato ieri dal gip Massimo De Paoli l’arresto del 47enne di origine marocchina, finito nei guai per avere violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento all’abitazione della moglie. Deve restare ad almeno 500 metri di distanza e invece il braccialetto elettronico è suonato il 12 maggio, avendo rilevato che si trovava in un punto lontano 375 metri. L’uomo, che risiede in zona da una ventina di anni (e sembrava ben inserito, anche con un lavoro, finché non si è infilato nel tunnel dell’alcolismo), ha spiegato, assistito dall’avvocato Giulio Cola, che si era recato in un centro medico alla Fiorita (circostanza confermata). Lo avrebbe tradito Google Maps, che indica, come ha constatato lo stesso magistrato, che da lì ci sono 600 metri (il calcolo viene fatto sul percorso a piedi e non in linea d’aria) per arrivare alla dimora della moglie. Quella che aggredì in casa nell’aprile dell’anno scorso, prima di essere bloccato col taser dalle forze dell’ordine. Dopodiché, lo scorso ottobre, dopo la scarcerazione, gli è stato applicato il braccialetto elettronico.

Ora la palla passa in mano alla pm Susanna Leonarduzzi, che dovrà decidere se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio per violazione della misura cautelare. Intanto, l’uomo resta in carcere, non tanto per questa vicenda, ma perché è stato arrestato di nuovo il 14 maggio in piazza della Libertà, per ubriachezza molesta in un orario notturno in cui ha l’obbligo giudiziario di starsene a casa.

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