Cesena, tregua a Gaza, ma è confermata la manifestazione in Piazza Almerici: “La mobilitazione continua”

Cesena
  • 09 ottobre 2025

Nonostante la tregua annunciata a Gaza, è confermata la manifestazione in piazza Almerici a Cesena prevista per oggi alle 19. Lo annuncia il Comitato “Cesena per la Palestina”.

“Pur nell’accoglimento - si legge in una nota - delle notizie su un’intesa di tregua fra le parti, rimane ineludibile la verità che abbiamo visto scorrere davanti ai nostri occhi: il primo genocidio trasmesso in diretta, settantamila morti, milioni di sfollati, una terra e un popolo vittime di un genocidio. Nulla potrà restituire le vite perdute; il primo e imprescindibile risarcimento politico e morale è il riconoscimento dello Stato di Palestina, la sua piena indipendenza, autonomia, la ricostruzione dei territori e la definizione di un futuro libero e dignitoso per il suo popolo. Cesserà il fuoco, dicono. Lo speriamo davvero, e siamo felici per i sopravvissuti. Non è la liberazione, ma è già tanto così. Entreranno gli aiuti, torneranno i medici e le organizzazioni umanitarie, e - finalmente - gli ostaggi israeliani e palestinesi potranno tornare a casa.

Questa tregua non basta: nulla dice dell’Apartheid, nulla del furto di terra, nulla del diritto del popolo palestinese a vivere libero e indipendente. Parla invece di interessi economici, di gas, di potere, di un Occidente complice e ipocrita. La mobilitazione delle piazze, le manifestazioni di strada e la crescente pressione della società civile internazionale – anche qui a Cesena, dove migliaia di persone si sono già raccolte nelle scorse settimane – sono state determinanti per costringere i decisori a fermare, anche solo temporaneamente, l’escalation di violenza. È grazie a quella pressione che oggi si apre una finestra — seppure fragile — per soccorrere i sopravvissuti e far rientrare gli ostaggi.

Ricordiamo inoltre il contesto che ha motivato la chiamata di stasera: la manifestazione era stata indetta anche in risposta al blocco e all’intercettazione della cosiddetta “seconda flotilla” umanitaria, la cui ammiraglia The Conscience trasportava medici, infermieri, giornalisti e materiali sanitari e nutrizionali destinati a Gaza. Nove imbarcazioni in rotta verso la Striscia, circa 150 attivisti a bordo (fra cui più di novanta operatori sanitari) e oltre una tonnellata di farmaci e materiali per malnutrizione sono stati fermati e i volontari trattenuti e destinati alla deportazione: un fatto che impone un immediato e motivato sdegno internazionale. Denunciamo e denunceremo sempre la logica che impedisce ai soccorsi sanitari di raggiungere i bisognosi.

Alla luce dell’accordo annunciato, chiediamo con fermezza: che si approfondiscano e rendano pubblici i contenuti dell’accordo; che ogni punto dell’intesa venga valutato alla luce del rispetto pieno e vincolante del diritto internazionale; che non si fermi la mobilitazione civile finché non saranno garantiti diritti politici fondamentali al popolo palestinese: diritto all’autodeterminazione, fine dell’occupazione e riparazioni concrete per la distruzione subita; che la politica del riarmo di fermi e parli il dialogo e si rispetti il diritto internazionale

La tregua annunciata non è, da sola, sufficiente. Per questo la mobilitazione resta necessaria: per controllare l’attuazione degli impegni, per proteggere le vie umanitarie, per pretendere verità, giustizia e responsabilità. Invitiamo tutte le persone sensibili alla causa dei diritti umani a partecipare: Giovedì 9 ottobre 2025, ore 19.00, Piazza Almerici, Cesena. La mobilitazione continua, la memoria e la solidarietà non si fermano”.

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