Cesena, torna ad aleggiare l’incubo frane: ordinati a privati lavori anti-guai

I postumi delle frane che si sono messe in moto sulle colline cesenati dopo l’alluvione del maggio 2023 si fanno sentire in modo allarmante lungo via Garampa. Già nelle giornate del disastro la località Sasso era stata gravemente interessata da importanti smottamenti che avevano costretto a evacuare diversi nuclei familiari da alcune abitazioni. Alla fine del mese scorso, personale della Protezione civile comunale e tecnici professionisti hanno eseguito un sopralluogo in zona e hanno accertato che ci sono alcune situazioni di dissesto ancora in essere, che possono provocare condizioni di pericolo per l’incolumità pubblica e privata. Soprattutto sono minacciate strade d’accesso a residenze, che rischiano di essere invase da terreno e fanghiglia in caso di cedimenti di terreni sovrastanti che sono instabili. Perciò, anche alla luce del fatto che eventi meteorologici particolarmente violenti sono sempre più frequenti, il dirigente del settore Lavori pubblici del Comune ha dovuto emettere due ordinanze per mettere la scarpata a monte di una strada privata. Ce n’è la necessità urgente per scongiurare un aggravamento della situazione, che appare critica.
Le ordinanze
Nello specifico, la lente è stata puntata sulla proprietà di Angelo Fregnani, residente al numero civico 9862. Gli è stato intimato di eseguire immediatamente «lavori di messa in sicurezza dei suoi terreni, sotto la supervisione di un tecnico professionista o un geologo». Dopodiché dovrà «presentare, entro 30 giorni dall’avviso che gli è stato inoltrato, una perizia tecnica, a firma di un tecnico abilitato, che attesti le condizioni di stabilità dell’area di sua proprietà, la sua sicurezza statica e l’eliminazione di ogni fonte di pericolo». Il tutto «nella prevedibile ipotesi di evoluzione dei dissesti» esistenti. In caso di inottemperanza, il Regolamento comunale per l’applicazione delle sanzioni amministrative prevede il pagamento di una somma fino a 500 euro. Fermo restando che la prospettiva sarebbe poi quella di addossare al privato le spese che il Comune sosterrebbe se dovesse attivarsi direttamente per disinnescare il pericolo.
Un provvedimento praticamente identico, sempre in via Garampa, è stato emesso nei confronti di Alberto Guerra e Miranda Ceccarelli, residenti a Diolaguardia, per un terreno di loro proprietà. Per la precisione, nel loro caso gli esperti che hanno fatto verifiche sul posto hanno appurato che è «in precario stato di equilibro sulla scarpata sovrastante una via privata di accesso al civico» di un immobile.