Cesena, torna abitabile dopo un anno casa evacuata per una delle 73 frane dell’alluvione

Poche ore dopo l’alluvione del 16 maggio 2023 e per diversi giorni, sulle colline del Cesenate iniziarono a muoversi parecchie frane. Verso fine mese ne furono censite ben 73 nel solo territorio comunale. Una delle più allarmanti si avvicinò a un paio di abitazioni in via Baccarella, in una zona isolata dalle parti di Roversano: che la situazione fosse grave emerse da una verifica di stabilità eseguita dai vigili del fuoco il 29 maggio, con un esito per nulla tranquillizzante. Praticamente a un anno esatto di distanza da quel disastro, si torna a respirare un’aria di normalità, a seguito di una serie di lavori di messa in sicurezza realizzati dalla proprietà privata, che hanno consentito di revocare l’ordinanza che era stata emessa il 30 maggio dell’anno scorso. Quel giorno era stata disposta l’evacuazione immediata dell’immobile al numero 939 di quella strada, perché il pericolo per l’incolumità era molto concreto. Adesso si è risolta quella che è una delle ultime situazioni ancora irrisolte a Cesena di inabitabilità dovute a frane alluvionali.
In quel drammatico mese di maggio furono numerosi i provvedimenti emessi nel giro di pochi giorni per costringere i resistenti a lasciare le loro case, con non poche resistenze di alcuni. Col tempo, si sono create le condizioni per potere rientrare nelle case quasi ovunque. A volte grazie a interventi pubblici, come quello realizzato di recente nel tratto di via Santa Lucia tra “Artexplora” e l’agriturismo “Corbaia”, dove a suo tempo era stato necessario allontanare un certo numero di persone, perché smottamenti pesanti avevano tagliato fuori una fetta di popolazione dai normali collegamenti. In altri casi, come in via Baccarella, c’era un rischio incombente che riguardava fabbricati lambiti o sovrastati da masse di terra che si erano spostate e che rendevano indispensabile lavori a cura del privato. In questo caso specifico si tratta di Ivan Casanova, che il 4 ottobre scorso ha presentato una comunicazione di inizio lavori, accompagnata da una puntuale relazione geologica. Sono stati ultimati in circa 7 mesi e poco più di due settimane fa un tecnico ha attestato che adesso non sussistono più pericoli per l’incolumità. Perciò tre giorni fa il sindaco, che aveva emesso l’ordinanza di evacuazione dodici mesi prima, ha firmato la revoca della misura e la casa è tornata a essere utilizzabile.