Cesena, territorio e infrastrutture: incontro tra Legacoop e il sindaco Lattuca

Cesena
  • 17 novembre 2025

Infrastrutture: è arrivato il tempo delle scelte per la Romagna, al fine di individuare in maniera condivisa le opere strategiche e sollecitare il governo a trovare le risorse necessarie. Questo l’intento condiviso con cui il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha incontrato questa mattina una delegazione di Legacoop Romagna guidata dal presidente, Paolo Lucchi. Nell’occasione, è stato presentato il documento del movimento cooperativo sulle opere ritenute cruciali per lo sviluppo del territorio. Il testo dà voce alle considerazioni di oltre 360 cooperative associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione pari a 7,5 miliardi di euro, più di 25mila lavoratori e oltre 320mila soci.

L’elaborazione di Legacoop Romagna sulle infrastrutture è stata presentata a inizio autunno all’assessora regionale Irene Priolo. Parte dal ruolo di traino che la nuova Zona Logistica Semplificata incardinata sul porto di Ravenna può giocare per tutto il territorio e prende in considerazione Cesena specialmente per quanto riguarda rete stradale (Ravegnana, E45, collegamento veloce con Forlì) e ferroviaria.

«Ringraziamo il sindaco Lattuca – dice Lucchi – per l’attenzione che ci ha riservato e per il contributo significativo che ha portato al confronto sulle infrastrutture in Romagna. Abbiamo condiviso il fatto che occorre sognare in grande, se vogliamo che si riaprano opportunità vere per tutti, anche e soprattutto in un momento in cui dal livello nazionale tutte le risorse sono concentrate sul ponte sullo Stretto di Messina, mentre la vera urgenza sarebbe l’adeguamento del sistema ferroviario e stradale dell’intero Paese, a partire dalla realizzazione del passante strategico di Bologna. Anche a livello regionale, quando un sistema è frammentato, è più difficile avere un’interlocuzione efficace, così come se ci si concentra sulle questioni più localistiche, come i collegamenti tra i capoluoghi o l’impatto delle grandi opere. Noi crediamo invece che se vogliamo costruire una nuova stagione di crescita occorra un impegno concreto per definire priorità che uniscano tutto il territorio su scelte comuni, un nuovo grande Patto per le Infrastrutture al servizio dei cittadini e delle imprese. Si tratta di una discussione aperta e trasversale che vede protagonista quella parte del mondo istituzionale, sindacale e produttivo abituata a ragionare sul lungo periodo e in un’ottica di sviluppo».

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