Cesena: sos per un'area in mano a bande di vandali

Cesena

Una zona nei paraggi della stazione sta finendo in mano a bande giovanili di vandali, e per giunta maneschi. Lo segnalano i residenti, che chiedono un giro di vite nei controlli, perché «dopo le prime avvisaglie verso la fine dell’estate scorsa, la situazione sta davvero precipitando nelle ultime settimane».

La zona tornata critica

L’area in questione è quella tra il fast food “America Graffiti”, l’edificio del Credito Cooperativo Romagnolo e la zona del “Cubo scolastico”. Anche in passato si era rivelata turbolenta e mal frequentata, soprattutto da parte di piccoli spacciatori e sbandati nel giro della droga. Poi le cose sono un po’ migliorate. Ma ultimamente gli abitanti, che non sono pochi da quelle parti, sono sempre più allarmati dalle scene a cui assistono quotidianamente.

Sono state fatte anche segnalazioni alla polizia locale e c’è chi sta pensando di attivarsi anche con una raccolta firme e di coinvolgere i rappresentanti di Quartiere, che si sono insediati di recente.

Vandali senza mascherine

«La zona - riferisce una residente - è frequentata ormai ogni giorno da gruppetti di giovani, alcuni dei quali in età scolare, altri un po’ più grandi, che sono poco raccomandabili a giudicare dai loro comportamenti. Bevono alcolici, si rincorrono, si picchiano, rompono bottiglie rotte e spargono immondizia in giro, fanno schiamazzi, compiono atti vandalici». A quanto pare, molti sono in stato di visibile alterazione per l’abuso di alcol o per l’assunzione di altre sostanze.

Oltretutto, «quasi nessuno ha la mascherine o se ce l’ha la tiene abbassata», senza rispettare alcun distanziamento.

Risse tra bande

Questi giovani, tra i quali non manca qualche ragazza, si radunano soprattutto di pomeriggio e nella prima parte della serata.

Quello che più preoccupa chi vive lì è che si iniziano a vedere «scene un po’ in stile Bronx, con la presenza di quelle che sembrano bande rivali, formate da 8-10 persone, che a volte si scontrano tra di loro».

Chiesti controlli

L’appello a chi di dovere è di concentrare un po’ i controlli in loco: «Qua attorno le forze dell’ordine non mancano, con le sedi della polizia locale e dei carabinieri a due passi. Sarebbe utile che intervenissero prima che il problema degeneri del tutto».

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