Cesena, settore costruzioni a gonfie vele per tre anni ma dietro l’angolo c’è una frenata

Il settore costruzioni è cresciuto per il terzo anno consecutivo. Emerge da un’analisi fatta dalla Cameta di commercio della Romagna, il cuoi presidente Carlo Battistini mette però tutti in guardia per il futuro: «Nell’anno in corso è prevista una brusca frenata, influenzata sia dal mancato apporto espansivo della manutenzione straordinaria, sia dalla cessazione del meccanismo della cessione del credito-sconto in fattura». Poi aggiunge: «Vista la sua particolare capacità di attivare forti incrementi di ricchezza e di impattare su numerosi comparti di produzione, il settore va osservato con particolare attenzione e sostenuto verso una maggiore innovazione. Anche qui bisogna fare i conti con i cambiamenti in atto: ai criteri di sicurezza devono essere affiancati anche attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. In questa direzione, negli ultimi anni in edilizia sono state introdotte molte tecnologie innovative, sono usati materiali sempre più sostenibili e c’è una gestione energetica più intelligente. Tecnologie evolute, compresa l’intelligenza artificiale, possono portare vantaggi significativi alle imprese: essere di supporto per ottimizzare l’uso delle risorse, contribuendo a ridurre i tempi di progettazione e dei costi, ma anche per migliorare la sicurezza nei cantieri».
Nella provincia di Forlì-Cesena il comparto delle costruzioni ha chiuso il 2023 con un aumento del valore aggiunto del 2,7% e una contestuale crescita delle unità di lavoro dell’8%. Per il 2024, le ultime previsioni indicano un’inversione di tendenza per quanto riguarda la ricchezza creata (-2,7%) e un rallentamento circa le unità di lavoro (+1,2%).
A fine 2023 si contano 5.546 imprese edili attive: rispetto a dicembre 2022 lo stock è diminuito (-4,9%) in misura maggiore rispetto a quanto si osserva nel complesso di tutte le attività economiche della provincia (-2,7%), con una variazione peggiore di quella regionale (-2,2%) e in controtendenza alla nazionale (+0,2%).
Il 96,2% delle imprese di questo settore ha una dimensione media tra uno e cinque addetti e il 65,8% sono ditte individuali, mentre le società di capitale sono il 19,8%. Inoltre, in ben l’80,4% dei casi la categoria d’appartenenza è quella artigiana.
Gli stranieri rappresentano il 21,9% degli imprenditori e in gran parte (42,8% del totale dei non italiani) sono albanesi.
Il fatturato è cresciuto del 4,3% negli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti, un dato migliore di quello regionale (+1,9%).
Sempre nel 2023, la cassa integrazione autorizzata è calata del 3,8% rispetto al 2022, anche se con valori ancora superiori a quelli rilevati nel 2019.
Per quel che riguarda il dinamismo del mercato immobiliare, i dati più recenti a disposizione indicano che in provincia il segmento residenziale è cresciuto del 2,5% (su scala regionale +1,8%) in termini di numerosità di transazioni dal 2021 al 2022 e le quotazioni medie sono calate dello 0,2%.