Cesena, scuola su suolo privato: ente ecclesiastico abbassa il prezzo ma resta troppo alto, il Comune avanza con l’esproprio

Cesena
  • 16 novembre 2025

La richiesta fatta dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero per cedere formalmente al Comune l’area su cui fu costruita nel 1947 la vecchia scuola elementare di San Vittore è stata ridimensionata a «un importo di gran lunga inferiore a quanto quantificato dalla perizia di parte. Ma questa proposta non è stata presa in alcuna considerazione da parte dell’Amministrazione comunale». Lo fanno presente dall’ente ecclesiastico, riferendosi a un tentativo di conciliazione fatto il 6 novembre scorso, dopodiché a Palazzo Albornoz si è deciso di procedere all’esproprio.

L’ultima “offerta scontata”

Ma la cifra, seppure molto inferiore rispetto ai quasi 800mila euro calcolati dal perito dell’Istituto per il sostentamento del clero, senza tenere conto della destinazione a uso scolastico di quel terreno (anche se da un anno la primaria di San Vittore non è più in funzione, dopo che è stato costruito un nuovo edificio), era comunque «più alta di sei-sette volte rispetto ai circa 20mila euro risultanti dalla perizia del Comune». Lo riferisce l’assessore Christian Castorri, che osserva che comunque fin dall’inizio e poi sempre la proprietà ha manifestato la volontà di concedere l’area su cui sorge la scuola, anche se poi non si è mai perfezionata in modo formale l’acquisizione al patrimonio comunale.

Conciliazione sì ma con paletti

Ora la situazione va regolarizzata a Castorri aggiunge che l’amministrazione comunale è ancora adesso disponibile a cercare una conciliazione per evitare di fare scattare l’esproprio. Precisa però che la somma su cui ragionare non può discostarsi, più o meno, dall’importo di 20.236 euro calcolato dal perito del Comune, perché ci sono stringenti criteri da rispettare (quelli su cui vigila tra l’altro la Corte dei Conti) quando situazione come questa coinvolgono un ente pubblico e vanno quindi gestiti in modo diverso da quanto potrebbero fare due privati in una trattativa a libero mercato.

Binario doppio per due aree

Dal canto suo, l’Istituto per il sostentamento del clero precisa che le aree al centro di questa vicenda sono due. «La prima è occupata dalla vecchia scuola e dalla cabina Enel e per questa area nel 1947 era stata convenuta una cessione a titolo oneroso. L’atto di acquisto non è stato però mai perfezionato, e non per volontà della proprietà che, anzi, nel tempo ha più volte sollecitato il Comune». Su questo terreno è stata fatta di recente la proposta di cessione per quasi 800mila euro, sensibilmente abbassata in un ultimo tentativo di accordo una decina di giorni fa ma, come detto, sempre molto più elevata rispetto alla cifra che il Comune ha intenzione di versare come indennità d’esproprio.

Poi - prosegue l’Istituto per il sostentamento del clero - c’è «una seconda area (molto più piccola, ndr), confinante con la prima, che l’allora prebenda di San Vittore si impegnava a cedere a titolo gratuito al Comune, con contratto preliminare del 1972, e di cui non si è proceduto al perfezionamento». Su questa l’Idsc precisa che, «subentrato per legge alla prebenda parrocchiale, non ha mai intenso sottrarsi in alcun modo all’impegno assunto allora». Anzi, «ha già incaricato il notaio per gli adempimenti necessari, in attesa della determina da parte del Comune».

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