Cesena, scuola e nuove direttive del Ministero: il 5 maggio un incontro pubblico

Cesena
  • 02 maggio 2025

Non si placa a Cesena l’acceso dibattito seguito alla pubblicazione delle nuove indicazioni nazionali 2025 per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo dell’istruzione avviato il 14 aprile con una prima assemblea pubblica organizzata negli spazi del Centro di documentazione educativa di via Aldini, 22, alla presenza dell’Assessora alla Scuola e ai servizi per l’infanzia Maria Elena Baredi, di insegnanti, educatori, dirigenti scolastici e cittadini. A questo proposito, lunedì 5 maggio, alle ore 18, sempre nella sede di via Aldini 22 si terrà un secondo incontro in cui si potrà dibattere in merito a quanto previsto dal Ministero dell’istruzione e del merito.

Secondo l’ultimo rapporto Censis, il 35% degli adulti italiani non riesce a comprendere se non testi molto brevi e molto semplici. Solo il 5% raggiunge livelli adeguati di comprensione della scrittura. Tra gli studenti delle superiori, ben il 43,5% non raggiunge competenze minime in italiano e il 47,5% in matematica. Un italiano su cinque non sa chi fosse Giuseppe Mazzini. Il 41% degli studenti confondono le poesie di Leopardi con quelle di D’Annunzio. Molti studenti non sanno neppure situare la Palestina e qualcuno persino non conosce l’area geografica in cui scorre il fiume Po. Per cercare di far fronte a questa situazione che, per certi versi, appare drammatica, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha predisposto le nuove linee guida (per infanzia e primo ciclo), che entreranno in vigore a partire dall’anno scolastico 2026-2027, concepite per affrontare alcune criticità del sistema educativo, oltre che per rafforzare la formazione culturale e identitaria dei giovani. “In merito alle nuove indicazioni ministeriali – commenta l’assessora alla Scuola e ai Servizi Educativi dell’Infanzia, Maria Elena Baredi – insegnanti, educatori, famiglie e cittadini hanno espresso legittime perplessità che è nostro dovere ascoltare e approfondire, nell’interesse della scuola. Parliamo di un ambito pubblico fondamentale di crescita, formazione e ascolto, che richiede un confronto continuo, aperto e privo di imposizioni calate dall’alto. Al contrario, la definizione di queste linee guida è avvenuta senza alcun coinvolgimento del mondo della scuola, degli operatori e delle molteplici professionalità che vi operano quotidianamente. È quanto emerso chiaramente nel corso della prima assemblea pubblica, molto partecipata, che ha rappresentato un punto di partenza per il dibattito che proseguirà lunedì 5 maggio. Interrogarci sul senso e sulle motivazioni delle nuove indicazioni ministeriali, così come sul futuro che si prospetta per il sistema di istruzione pubblica, significa affrontare temi centrali del nostro tempo. Un’analisi critica di queste direttive, che hanno colto di sorpresa il mondo della scuola, è essenziale affinché i professionisti dell’educazione non rinuncino al loro ruolo fondamentale: promuovere lo sviluppo del pensiero critico e contribuire alla costruzione di una comunità inclusiva, solidale e innovativa per le nuove generazioni che ci è affidato accompagnare”.

L’incontro è aperto a cittadini, docenti, dirigenti scolastici, genitori, ricercatori, educatori e chiunque sia interessato all’ambito scolastico.

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