Potrebbe essere arrivata a un punto di svolta una strana vicenda, incancrenita da quasi ottant’anni: l’acquisizione al patrimonio del Comune di Cesena dell’area su cui fu costruita la vecchia scuola elementare “Giovanni Pascoli” di San Vittore. Il terreno su cui sorge è formalmente ancora di proprietà privata e molto presto il Consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi sulla decisione dell’Amministrazione di procedere a esproprio per regolarizzare la situazione. Un’azione “di forza” che è stata decisa dopo che le stime fatte sul valore economico del terreno hanno evidenziato una differenza abissale: la quotazione del Comune è di poco più di 20mila euro, quella dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero sfiora gli 800mila euro.
In commissione consiliare, l’assessore Christian Castorri ha spiegato, due sere fa, i termini della faccenda.
L’area da acquisire ha una superficie di circa 3mila metri quadrati e nel 1947 - ha riferito - ci fu edificata sopra quella che fino a un anno fa è stata la scuola primaria di San Vittore, ora sostituita da un nuovo plesso.
Il problema è che, anche se il proprietario acconsentì a suo tempo alla cessione, non sono mai stati perfezionati fino a questo momento gli atti necessari per ufficializzarla. Nel 1972, addirittura con un preliminare di cessione gratuita, la soluzione era sembrata a portata di mano, ma non si riuscì neppure allora a chiudere il cerchio. Finché - ha spiegato Castorri - «si è ora deciso di procedere all’esproprio, in mancanza di un accordo reso impossibile da una grossa divergenza tra la nostra perizia e quella presentata dal privato».
L’Istituto diocesano ha infatti valutato che l’area sia estremamente più preziosa rispetto a quanto stabilito dal Comune: quasi 800mila euro. Castorri ha spiegato che dipende dal fatto che «non tiene conto del vincolo della destinazione scolastica». A questo punto, l’amministrazione comunale ha deciso di procedere a esproprio, col versamento al proprietario di un’indennità di poco superiore a 20.236 euro. D’altronde - ha fatto notare l’assessore - il privato aveva manifestato sempre e in più di un’occasione la volontà di cedere l’area su cui sorge la vecchia scuola, non più in uso, e anche una cabina a servizio del nuovo edificio.
In Comune si era anche valutato di fare scattare l’usucapione, ma si è preferito non battere quella strada, perché si sarebbe prospettato un contenzioso.