Cesena, sconta la pena in carcere per avere maltrattato per anni moglie e figli, ora scatta la sorveglianza speciale per altri due anni

Cesena
  • 16 aprile 2025

Il Tribunale di Bologna, sezione misure di prevenzione, ha accolto la proposta di sorveglianza speciale di pubblica sicurezza avanzata dal Questore, Claudio Mastromattei, nei confronti di un cittadino di origine slava, di 55 anni, da anni residente nel comprensorio cesenate.

Nel valutare la proposta, il Tribunale ha condiviso le argomentazioni evidenziate nella proposta e ritenuto concreta la pericolosità dell’uomo e la gravità dei continui episodi di maltrattamenti in famiglia di cui è accusato e per i quali è stato anche ristretto in regime di custodia cautelare in carcere.

La vicenda che ha portato all’emissione della sorveglianza speciale trae origine dalle denunce e dalle segnalazioni della moglie, costretta a subire da tantissimi anni, insieme ai tre 3 figli minorenni, i maltrattamenti del marito, sovente ubriaco e violento.

Nonostante l’arresto effettuato dai Carabinieri e poi l’applicazione della misura dell’allontanamento dalla casa familiare e il divieto di avvicinamento, l’uomo ha continuato a imperversare nella vita familiare, già molto provata dalle sue condotte violente, ed è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri per la violazione delle misure, con applicazione della custodia in carcere.

Ieri l’uscita dal carcere

All’uscita dal carcere, ieri il personale della Divisione Anticrimine della Questura di Forlì gli ha applicato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, che ha durata di due anni ed è corredata da stringenti prescrizioni, quali il divieto di avvicinamento al luogo di dimora della famiglia e il divieto di comunicare con i familiari, l’obbligo di permanenza notturna nella propria abitazione, il divieto di detenzione e porto di qualsiasi tipo di arma, l’obbligo di avviare un percorso terapeutico per l’abuso di sostanze alcoliche.

Le prescrizioni sono corredate dall’applicazione del braccialetto elettronico.

Si tratta dell’ennesima sorveglianza speciale adottata nei confronti di uomini dediti a violenze e maltrattamenti e l’attività svolta dalla Divisione Anticrimine della Questura testimonia l’attenzione della Polizia di Stato per un tema di così stretta attualità.

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