Cesena, «sanzioni a Israele per fermare il genocidio»: in 300 in piazza a lume di candela

Si fa sempre più incessante la mobilitazione nelle piazze per dire basta al genocidio in corso a Gaza e la comunità cesenate risponde ancora una volta “presente”. Questa sera le oltre venti associazioni, partiti e sindacati del territorio che hanno intensificato la loro protesta contro il massacro nella Striscia che va avanti da ormai 20 mesi e contro l’oppressione dei palestinesi che dura da decenni si sono di nuovo ritrovate in piazza del Popolo. Questa volta lo hanno fatto a suon di candele, accendini, lumini e luci accese, esposte anche ai davanzali di alcune abitazioni.

Nella notte che precede la Festa della Repubblica, questa nuova azione simbolica nell’ambito della mobilitazione nazionale “L’ultimo giorno di Gaza” ha richiamato sotto il palazzo comunale, a partire dalle 21, ancora un discreto numero di persone, se si considera che era stata preceduta da altre due recenti, il 9 e del 24 maggio: sono state circa 300 le persone che non sono volute mancare.

La richiesta dei manifestanti è stata forte e chiara: comminare sanzioni immediate contro Israele, come deliberato dall’Onu, e chiedere al Governo italiano di interrompere immediatamente ogni trasferimento di armi, tecnologie e servizi militari verso Israele, di dare attuazione ai mandati d’arresto della Corte penale internazionale contro i responsabili dei crimini di guerra, a partire da Netanyahu e Gallant, e di sostenere il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione, ponendo fine all’occupazione illegale.

Il presidio di ieri ha fatto anche da apripista alla manifestazione nazionale “Basta complicità. In piazza per Gaza”, che si terrà sabato prossimo a Roma e per la quale Pd, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle organizzeranno un pullman, in partenza alle 6.30 dal piazzale accanto all’ippodromo, per agevolare la partecipazione (prenotazioni entro domani a organizzazione@pdcesena.it, verdiesinistracesena@gmail.com o al numero 0547.21368).

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