Cesena, salute mentale, affettività e cittadinanza: le richieste dei giovani a “Civis Anch’io”

Cesena
  • 13 dicembre 2025

Più spazio a scuola a salute mentale, affettività e cittadinanza. E poi eventi per avvicinare i giovani alla cultura, consultazioni online per far partecipare ragazzi e ragazze alle decisioni per la città, progetti per migliorare il trasporto pubblico, il sistema scolastico e l’orientamento al lavoro. Sono questi in sintesi i punti messi nero su bianco nel manifesto ‘Civis Anch’io’ realizzato dagli studenti delle scuole superiori di Cesena, per “contare davvero” e “avere voce” in città. Ma anche oltre. Il manifesto, frutto di un progetto del Comune, è stato consegnato ieri mattina anche nelle mani delle europarlamentari Elisabetta Gualmini e Annalisa Corrado, nel corso della tappa cesenate di “1, Avenue Schuman-via Romagna”, il progetto promosso da Upi Emilia-Romagna insieme alla Provincia di Forlì-Cesena e con il supporto della Regione, nell’ambito del bando 2025 per la promozione della cittadinanza europea, che vede il coinvolgimento di oltre 300 giovani delle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Rimini e Ferrara.

Al cinema multisala Eliseo, ragazzi e ragazze si sono trovati in dialogo con alcuni degli europarlamentari eletti nella Circoscrizione Nord-Est, tra cui appunto Gualmini e Corrado, mentre Alessandro Zan era collegato da remoto, affrontando temi come ambiente, lavoro, diritti, digitale e pace.

Le istituzioni europee

L’incontro è iniziato con un’infarinatura generale sulle istituzioni europee, ad opera dei rappresentanti del centro Europe Direct e del Centro studi interdipartimentale Punto Europa. Studentesse e studenti si sono poi lanciati un quiz sulla Ue con 10 domande, dopodichè è stato presentato il manifesto. I giovani di Cesena chiedono prima di tutto una “didattica più moderna”, più spazio all’educazione civica e a temi come cittadinanza, affettività e salute mentale, che “non deve essere più un tabù”. Per questo i giovani cesenati chiedono anche “sportelli psicologici pubblici gratuiti sul territorio”. Nelle scuole studenti e studentesse vogliono anche attività contro le discriminazioni, e poi più sicurezza e più pulizia, ma anche più mezzi di trasporto e meglio collegati con le scuole, anche dal punto di vista degli orari.

L’Europa e la vita di tutti i giorni

Tra le richieste, anche l’utilizzo in classe di tablet e pc per ridurre il peso dei libri negli zaini, avere edifici sicuri, puliti e attrezzati. Rispetto al lavoro, i giovani chiedono anche un orientamento più pratico, incentivi alle aziende per assumere giovani e un unico canale informativo per le offerte di lavoro. Nel manifesto compare anche la proposta di un Consiglio comunale dei ragazzi e di avere maggiore coinvolgimento con consultazioni online e sui social. Anche toccando alcuni di questi stessi temi, Corrado e Gualmini, dal canto loro, hanno sottolineato come le direttive e le decisioni assunte dalla Ue hanno una ricaduta pratica nelle vite quotidiane delle persone molto più incisiva di quanto magari si pensi. Come ad esempio “cosa arriva nel piatto”, sottolinea Corrado, o le tariffe telefoniche omogenee tra i Paesi membri, cita Gualmini, che ricorda anche la legge europea per i diritti dei riders. Zan invece segnala il recente accordo raggiunto sulla legge europea a tutela delle vittime dei reati, che tra le altre cose garantisce anche il diritto a un aborto sicuro (anche nei Paesi dove è vietato) per le donne vittime di stupro. Inevitabili infine i riferimenti alla guerra in Ucraina, alla transizione energetica e al massacro di Gaza. “La Ue può essere migliore ma ce la dobbiamo tenere stretta - chiosa Gualmini- non possiamo tornare indietro, anzi va rafforzata”.

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