Cesena, ruba al Lungosavio e si rifugia nel parcheggio Machiavelli

Cesena
  • 21 ottobre 2025

Dopo aver commesso un furto si era rifugiato nei luoghi che attualmente utilizzava come riparo, l’interno del parcheggio Machivelli. È lì che la Volante del Commissariato di polizia lo ha intercettato trovandogli ancora addosso la refurtiva.

A finire nei guai due pomeriggi fa un 30enne senza fissa dimora, Mamadou Sinka. Originario del Burkina Faso, il suo arresto ha riportato di stretta attualità le (tante) proteste del passato da parte dei fruitori del posteggio nell’area Ex Zuccherificio.

Da sempre segnalato come luogo mal frequentato, bivacco per senzatetto e terreno di presenza di spacciatori e consumatori di droga, il Machiavelli era stato, dopo esposti dettagliati, anche oggetto di operazioni di sgombero e ripulitura degli spazi occupati.

La presenza però di persone che nulla hanno a che fare con l’utilizzo delle aree di sosta ora torna a diventare di attualità.

Le manette sono scattate nel cuore del pomeriggio di domenica. Quando qualcuno era riuscito ad introdursi dentro al supermercato del Lungosavio strappando dagli espositori 4 confezioni di cuffie bluetooth per un valore di poco superiore ai 100 euro.

Il furto di per sé non era stato notato subito all’interno della galleria commerciale, ma gli uomini del Commissariato di Polizia di Cesena, dopo lo sgombero dei mesi scorsi del Machiavelli, a cadenza regolare pattugliano la zona. E hanno visto e intercettato il 30enne.

L’uomo, che aveva usato il posteggio come via di fuga e come postazione per passare la notte, aveva ancora addosso la refurtiva della quale, naturalmente, non poteva fornire giustificazione di possesso. Di qui la scoperta del furto commesso in precedenza per il quale è stato ammanettato.

Dopo una notte in cella di sicurezza ieri pomeriggio è comparso davanti al giudice Marco De Leva. Mamadou Sinka (difeso dall’avvocato Emmanuele Andreucci, che in aula era sostituito dall’avvocato Francesca Albertini) ha visto il suo arresto convalidato come da richiesta del pm Laura Brunelli, veicolata in aula dall’accusa sostenuta da Alessandra Dati. È tornato libero senza vincoli cautelari: visto che era incensurato e considerato lo scarso valore economico di quanto aveva rubato. Sarà processato per direttissima la prossima settimana.

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