Cesena ricorda i suoi ebrei e aspetta l'ambasciatore per il monaco eroe

Cesena

Don Odo Contestabile, monaco di origine abruzzese che visse per 33 anni all’Abbazia del Monte e salvò dalla persecuzione nazifascista sei persone di due famiglie ebree, facendole fuggire in Svizzera, sarà presto celebrato ufficialmente come "Giusto nelle nazioni" dall'ambasciatore di Israele, che verrà a Cesena per attestare definitivamente quel suo gesto di grande umanità e coraggio. Lo ha annunciato questa mattina don Piero Altieri, nel corso della cerimonia che si è svolta davanti a decine di studenti della scuola primaria "Carducci", della media "Pascoli" e del liceo linguistico "Alpi", per posare pietre d'inciampo di fronte a due case in corso Comandini e in corso Garibaldi, dove vivevano rispettivamente le sorelle Diana e Dina Jacchia e le loro cugine Lucia, Alda, Lina e Anna Forti. Altre tre pietre, in memoria Amalia Levi e Mario e Giorgio Saralvo, erano state collocate nei giorni scorsi in piazza del Popolo. Sono le nove persone che da Cesena furono deportate e sterminate nel lager di Auschwitz per il solo fatto di essere ebree. A inquadrare quei tragici avvenimenti, durante l'iniziativa di questa mattina, organizzata nell'ambito della Giornata della Memoria, è stato lo storico Alberto Gagliardo, preceduto dagli assessori Carlo Verona e Carmelina Labruzzo, che hanno sottolineato il significato profondo della posa di quelle pietre, che è avvenuta anche alla presenza di nipoti delle vittime.

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