Cesena, progetto Novello, l’assessora Mazzoni: “Nessuna evidenza di criticità strutturali”

Cesena

Un imprevisto grave e di salute ha impedito all’amministratore delegato di Fabrica Sgr Paolo Andrea Fiore di partecipare e così ieri nell’aula del Consiglio a rispondere alle domande delle commissioni 2 e 4 sul progetto Novello c’era la sola assessora Cristina Mazzoni. La seduta era stata convocata, su richiesta del capogruppo di Cesena Siamo Noi, per avere chiarimenti sulle ragioni dello stallo del cantiere dove i lavori si sono interrotti a settembre e sono ripresi solo qualche giorno fa.

«I lavori sono ripartiti - è intervenuta Mazzoni - nella parte riguardante i fabbricati e a breve ripartiranno anche le opere di infrastrutturazione e urbanizzazione dentro e fuori il comparto». Queste comprendono la realizzazione delle fogne nere e di tutti i sottoservizi, ma interesseranno anche via Montecatini e via Perticara dove è prevista la realizzazione di parcheggi e aree verdi.

La risposta più attesa è una di quelle che l’assessora non ha potuto dare se non per sommi capi ossia quella sui tempi. La fase di revisione progettuale è ancora in corso e solo alla fine di questa si avranno un nuovo cronoprogramma ufficiale: «Quello che posso anticipare è che Fabrica ci ha detto che uno slittamento ci sarà, ma che non è detto che questo sia identico alla durata dello stallo». L’opera di ottimizzazione progettuale potrebbe infatti consentire anche un recupero dei tempi di realizzazione. A questo punto è presumibile che il primo lotto, quello con cui saranno realizzate 100 nuovi alloggi di cui l’80% saranno messi in affitto a prezzo calmierato, sarà pronto tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.

A più riprese i consiglieri di opposizione hanno accusato l’amministrazione di non aver esercitato in maniera efficace e puntuale il suo potere di supervisione del progetto e hanno accusato Mazzoni di non essere stata sufficientemente chiara rispetto alle ragioni dello stallo e l’hanno invitata a fare chiarezza anche rispetto alle voci che si sono diffuse rispetta criticità strutturali che sarebbero poi la ragione per cui si sarebbe necessaria la revisione progettuale in corso. «Ad oggi non abbiamo evidenze di alcun tipo dell’esistenza di criticità strutturali», ha chiarito Mazzoni.

La revisione progettuale si inserisce nel contesto di un cambio di ditta: Fabrica Sgr ha infatti deciso («per ragioni di contrasto») di rescindere il contratto con la ditta Jacobs che si era occupata della progettazione esecutiva. Questa è stata quindi affidata alla SM Ingegneria che si sta occupando della revisione progettuale: «Questa può riguardare gli aspetti più svariati: dall’ordine in cui si svolgono i lavori in cantiere, alla ridefinizione degli stralci. L’obiettivo è l’ottimizzazione e questo lavoro interessa anche alcuni elementi di impiantistica interna, alcune scelte esecutive e le tecniche scelte per realizzarle. Uno dei temi che hanno affrontato è ad esempio la realizzazione delle vetrine della parte commerciale». Una parte di questa revisione avrebbe insomma riguardato anche scelte molto puntuali oltre che l’organizzazione stessa dei lavori. Ma ad ogni revisione progettuale si accompagna una ridefinizione del computo e quindi dei prezzi che hanno avuto ricadute sull’appalto della Petas, la ditta che invece si sta occupando della realizzazione dell’opera.

Uno dei temi sollevati dalle opposizioni è stato anche quello dei criteri di accesso a questi alloggi una volta che saranno pronti e quindi la definizione del regolamento. «Fabrica sta completando le procedure di selezione del soggetto sociale che sarà chiamato a definire il regolamento e quindi i criteri di accesso», ha detto Mazzoni.

Dopo due ore di dibattito acceso e dove lo scontro è stato spesso politico in clima che risente della campagna elettorale, la seduta si è conclusa con l’impegno di convocarla nuovamente così da consentire anche la partecipazione di Fabrica Sgr.

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