Strade, trasporto pubblico, infrastrutture e parcheggi sono i temi centrali toccati dall’assessore alla mobilità del Comune, Christian Castorri, durante una commissione consiliare di due sere fa per fare il punto sulle future strategie per la mobilità. Cesena - ha evidenziato - conta 663 veicoli ogni mille abitanti e sugli oltre mille chilometri di strade del territorio il 25% degli spostamenti è per coprire distanze sotto i 2 chilometri. Numeri che «ci hanno fatto ragionare sulla possibilità di prevedere metodi di movimento ecologici». Come la bicipolitana, su cui si sono investiti 600mila euro (di cui 378mila provenienti dalla Regione), passata da 24 metri ogni 100 abitanti a 28 nel 2025. «Ad oggi la rete ciclabile cittadina conta 101 chilometri di piste. L’obiettivo è arrivare a 135», ha aggiunto Castorri. Poi, in zona stazione, sorgerà la velostazione, che garantirà «oltre 100 posti bici e un’officina». Nessun nuovo rapporto con gestori di bike-sharing o monopattini elettrici verrà, invece, sottoscritto dalla amministrazione cesenate, «perché la domanda di questa mobilità è ancora molto bassa».
Gli incidenti stradali a Cesena, nel 2023, sono stati 795 - ha indicato l’assessore - di cui 403 con feriti. Per ridurre il fenomeno, la Giunta vorrebbe «realizzare nuove rotonde; migliorare gli attraversamenti pedonali; implementare le strade scolastiche, che attualmente sono 5; aumentare i controlli della Polizia locale; estendere la “zona 30” fino al 45% della superficie carrabile cittadina».
In merito ai parcheggi, con 9.080 posti auto dislocati in città, Castorri ha annunciato un piano per «aumentare gli stalli per residenti in centro storico, incentivando i parcheggi in struttura (Mattarella e IV Novembre) per i non residenti e parcheggi scambiatori per i fruitori del centro». La sosta a pagamento, che «genera un gettito di 2 milioni l’anno» - ha continuato - «passerà entro il primo semestre 2026 da Atr nelle mani del Comune».
Per quel che riguarda il trasporto pubblico, «è usato solo da cittadini senza patente, non è veramente alternativo all’auto e il servizio offerto non è commisurato alla domanda. Lo usano gli studenti, ma non i lavoratori». Inoltre, «alcune fermate risultano inutilizzate per il posizionamento. Stiamo valutando di riposizionarle e di pulire e sostituire alcune pensiline». Da migliorare anche il servizio di informazione sulle corse: «Per il momento sono state installate 12 paline intelligenti, che segnalano in tempo reale orari di arrivo, partenza e ritardi dei bus».