Alessandro Barbero ha inaugurato “Agorà” a Cesena con la lectio “1914. Come l’Europa è già precipitata una volta nella guerra mondiale”. Teatro Bonci gremito e una splendida cornice di pubblico anche al Teatro Verdi per la diretta streaming dell’appuntamento che apre la “tre giorni” dedicata alla cultura. “La prima guerra mondiale è stata il suicidio dell’Europa che fino a quel momento dominava il mondo. Una guerra spaventosa a cui sono seguite dittature e un’altra guerra spaventosa. Però la prima guerra mondiale non è mica scoppiata all’improvviso a causa di un attentato. Quello che fa impressione è vedere che fin dagli ultimi anni dell’800 erano evidenti i segnali della catastrofe che si preparava e le classi dirigenti non solo se l’aspettavano, ma hanno finito per volerla”.
Barbero ha tracciato un quadro di quel mondo: “La politica europea era dominata dalle cosiddette grandi potenze: Gran Bretagna, Germania, Russia, Francia, Austria-Ungheria e (per cortesia) anche l’Italia. Prima del 1914 tutte le potenze avevano enormi e costose forze armate. Inoltre l’industria di guerra era imponente: la Krupp in Germania aveva oltre 80mila operai. In Gran Bretagna 250mila operai lavoravano per la marina da guerra. Inoltre era di moda un genere letterario che si chiama la “letteratura dell’invasione”: tutti romanzi che raccontano come attaccheremo i nostri malvagi nemici. Una letteratura ormai dimenticata, ma i romanzi erano centinaia. Il capostipite è un romanzetto uscito in Inghilterra nel 1871, al termine della guerra franco-prussiana con la vittoria dei tedeschi. Quel romanzo si intitola “La battaglia di Dorking” e si immagina la guerra tra Germania e Inghilterra. Un romanzo che denuncia che le spese militari sono troppo basse...”.