Cesena, ospedale nuovo: variante acustica aspettando il progetto in Consiglio comunale in luglio

Cesena

Il progetto definitivo del nuovo ospedale Bufalini che sorgerà nella zona tra Sant’Egidio e Villachiaviche, vicino al casello autostradale tra il 2030 e il 2031, dovrebbe arrivare in Consiglio comunale a luglio. Ad annunciarlo è stato l’assessore all’ambiente, Andrea Bertani, durante la seduta della seconda commissione consiliare, convocata due sere fa per illustrare la variazione al piano di classificazione acustica del Comune, relativa proprio al futuro nosocomio cittadino. Rientra in «un programma di modifica che coinvolge l’intero comune – ha precisato Bertani – La variante deve essere approvata con urgenza per accelerare l’iter del nuovo ospedale».

Doppia classificazione acustica

La delibera, che verrà discussa nella prossima seduta dell’assise, prevede che tutto lo spazio che coinvolgerà l’ospedale, comprese le pertinenze e le aree verdi destinate a uso dei pazienti e dei fruitori anche esterni dell’ospedale, venga classificato come “classe 1” della graduatoria acustica; l’area comprendente l’eliporto sarà invece inserita “classe 4”. L’istruttoria sulle valutazioni presentate dell’Ausl in merito al progetto di insonorizzazione e ai relativi costi è stata condotta dal Comune e da Arpae in sede di conferenza dei servizi, nel corso della quale «sono state apportate alcune integrazioni economiche», ha detto il dirigente comunale Giovanni Fini. Fra le prescrizioni dei provvedimenti futuri, che potrebbero richiedere ulteriori risorse, ci sarà il monitoraggio delle soglie di rumore dell’elisoccorso: «L’emissione acustica dell’elisuperficie - ha riportato Fini - dipende dal numero di voli e dalla direzione in cui si dirige l’elicottero. Variabili che richiederanno costanti mitigazioni in corso d’opera».

Lega e Csn all’attacco

Enrico Sirotti Gaudenzi, capogruppo della Lega, chiede di riconvocare la commissione per chiarire se ci siano state o no modifiche al progetto, domanda su cui rimprovera all’assessore Bertani «imbarazzanti silenzi». Stessa richiesta da “Cesena siamo noi”, che chiede «più trasparenza». L’esponente del Carroccio ribadisce poi che è stata scelta per il maxi progetto «una zona inadatta, perfino soggetta a possibili alluvioni».

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