Cesena, opera d’arte di Caldari si rovina in municipio: si corre ai ripari con un restauro

Nel luglio 2023 era stato presentato con orgoglio in Comune, dove era stato esposto di fronte alla prestigiosa Sala degli Specchi, andando ad abbellire il corridoio tra quel luogo di rappresentanza, dove si ricevono gli ospiti importanti e si celebrano anche i matrimoni con rito civile, e il salone del Consiglio comunale. Ora il trittico di dipinti intitolato “Il potere”, del famoso pittore Luciano Caldari, deve però finire sotto i ferri, per porre rimedio a un problema venuto alla luce inaspettatamente.

Quando i familiari eredi dell’artista l’hanno consegnato in comodato d’uso, per la durata di cinque anni rinnovabile per altri cinque, l’opera risultava in un buono stato di conservazione. Ma nei mesi successivi è diventata ben visibile una deformazione dei telai di legno su cui poggiano i pannelli, ciascuno dei quali misura 2 metri per 95 centimetri, con conseguente «perdita di planarità», come hanno constatato gli esperti. Si è reso perciò necessario un restauro, che è stato affidato a uno studio specializzato di Milano, con l’impegno di sistemare le cose entro la fine di quest’anno. La restauratrice Camilla Mazzola riceverà un compenso di 3.776 euro per il lavoro che farà.

Le cure da effettuare

Nel dettaglio, l’intervento sarà effettuato in otto fasi: smontaggio e movimentazione delle opere, compreso il ricovero presso laboratorio; fotografie preventive, a luce visibile, uv, radente con microscopio ottico su entrambi i lati dei dipinti; controllo della funzionalità dei telai; indagine conoscitiva con microscopio ottico e luce di Wood di alcune aree con degrado riscontrato; pulitura meccanica a secco attraverso diverse tipologie di gomme e aspirazione; trattamento di consolidamento per iniezione e per nebulizzazione; sostituzione dei telai e smontaggio e rimontaggio dei supporti su nuovi telai con due traverse con applicazione di fasce perimetrali per il nuovo tensionamento; riconsegna e montaggio. Inoltre, lo studio incaricato è tenuto a predisporre un’apposita assicurazione.

L’opera d’arte di Caldari

“Il Potere” è stato dipinto nel 1978 ed è ambientato in un tribunale dove sono raffigurate dieci persone. È uno dei capolavori Caldari, nato nel 1925 e morto nel 2012, uno dei pittori romagnoli più importanti del movimento neorealista. Attraverso i suoi quadri ha messo spesso l’accento sulle tematiche di impegno sociale e sul mondo del lavoro. Come ha osservato il critico d’arte Mario De Micheli, l’opera data in comodato al Comune racconta «un oscuro potere organizzato che mira alla sovversione anche attraverso le forme di un apparente legalità: di qui l’immagine spettrale di un “tribunale”, adeguata allegoria dell’azione sopraffattrice che la classe dirigente conduce mediante gli strumenti che si è data a difesa dei suoi privilegi».

All’interno di un municipio è un bel monito per chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica. Un po’ come la massima riportata su un cartiglio annesso al baldacchino su uno dei grandi specchi dentro la vicina sala che prende il nome proprio da quegli oggetti d’arredamento settecenteschi: “Ricordate che governate degli uomini, che governar dovete con le leggi, che non governerete per sempre”.

La consegna dei trittico, effettuata da Francesca Caldari, figlia dell’artista, direttamente nelle mani del sindaco Enzo Lattuca, aveva fatto da apripista alle celebrazioni dei cento anni dalla nascita del pittore, che ricorrerà nel dicembre del 2025. Correre urgentemente ai ripari per ripristinare i dipinti a tempera deformati è quindi più che mai doveroso.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui