Cesena, nuovo ospedale Bufalini: tabella di marcia pronta, 433 letti, 15 sale operatorie e 25 diagnostiche, «ma 1.300 posti auto sono pochi»

Cesena

Il nuovo Bufalini sarà un ospedale “ad alta intensità di cure”. Lo ha dichiarato Enrico Sabatini, dirigente architetto presso l’Unità operativa Progettazione e Sviluppo edilizio dell’Ausl Romagna, durante la seduta congiunta della seconda e quarta commissione consiliare che si è svolta nei giorni scorsi per illustrare i prossimi step per la realizzazione del futuro ospedale cittadino. Il progetto è stato approvato dalla Conferenza dei servizi e la delibera conclusiva sarà messa ai voti nel prossimo Consiglio comunale.

Fasi e tempi

L’esito positivo della Conferenza dei servizi apre la strada a una nuova fase, che dovrebbe condurre all’aggiudicazione dei lavori e all’installazione die primi cantieri nell’arco del 2026. È questo, in sintesi, il quadro delle tempistiche presentato dall’architetto Sabatini. «Il progetto definitivo è stato approvato - ha riferito - Adesso inizia la fase esecutiva, che contiamo di terminare entro la fine di quest’anno. Dovremo, poi, aspettare il completamento delle verifiche sul programma da parte di Inail, quale ente finanziatore di parte dell’intervento nelle aree intensive. Se riusciremo a confermare le scadenze che abbiamo preventivato, l’anno prossimo apriremo la gara di appalto per l’assegnazione dei lavori». Escludendo ostacoli, «che sicuramente incontreremo su vari fronti - ha messo le mani avanti - dal dialogo col Ministero, ai fondi, passando per i possibili ricorsi e fallimenti di aziende o ditte appaltatrici, che sono imprevedibili», il nuovo Bufalini dovrebbe diventare operativo «tra il 2031 e il 2032».

La struttura

La struttura avrà 433 posti letto, 25 diagnostiche per immagini e 15 sale operatorie. Al piano terra ci saranno il blocco operatorio ad alta intensità, il Pronto Soccorso e l’accesso dell’utenza, che sarà poi indirizzata al primo piano, dove verranno collocati ambulatori, day hospital e uffici. Il secondo piano sarà dedicato alle degenze sub intensive e chirurgiche, «con un importante apparato tecnologico», ha annunciato Sabatini. Il terzo ospiterà le degenze mediche e l’ostetricia. Sarà invece dedicato alla logistica il reparto seminterrato, dove saranno allestiti percorsi “sporchi” e “puliti” per la gestione delle pulizie e posizionati gli spogliatoi dei dipendenti.

All’esterno saranno disponibili 1.300 posti auto dislocati in vari settori e ampi giardini. Nelle aree più a rischio è stato, inoltre, predisposto un sistema di vasche di laminazione per regimentare l’acqua in caso di precipitazioni violente.

È questa l’immagine pensata per il futuro Bufalini: «Un ospedale con struttura modulare - ha precisato Sabatini - che ci consentirà di apportare cambiamenti e ampliamenti nel corso del tempo. Anche in relazione ai cambiamenti dell’attività sanitaria del futuro». Sul lato dell’attività sanitaria sarà garantita la «omogeneità fra le aree operative per consentire un sempre più agevole adattamento del personale chiamato a spostarsi».

Dubbi sui parcheggi

Il numero dei parcheggi previsti non convince. Qualche perplessità c’è anche tra alcuni esponenti della maggioranza: per Milena Maccherozzi, consigliera del Pd ed ex infermiera, sarebbero «insufficienti». Dello stesso avviso Cesena siamo noi e Cesena 2024, che vorrebbe «ulteriori chiarimenti».

Di tutt’altro avviso Sabatini, che ha parlato di «numero adeguato, ma da gestire». Forse azzardando, ha ipotizzato che «per arginare l’eventuale mancanza di posti auto dovremo incentivare quantomeno il personale a recarsi sul posto di lavoro con mezzi pubblici o con mezzi diversi dall’auto».

Altro interrogativo, sollecitato dal consigliere Enrico Castagnoli (Fratelli d’Italia), riguarda la sorte del vecchio Bufalini e il possibile collegamento tra i due ospedali.

«Sulla viabilità - ha detto l’architetto dell’Ausl - le stime sul carico del nuovo ospedale ci dicono che la Gronda reggerà i flussi di traffico provenienti da autostrada e città, permettendoci un più rapido collegamento anche con altre strutture. Il nuovo Bufalini sarà completamente autonomo e garantirà più prossimità ai cittadini. Non prevediamo una comunicazione fra i due nosocomi: le attività nell’attuale Bufalini inizieranno e si completeranno lì».

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