Cesena, “no al piano di riarmo dell’Unione europea”: la rete si mobilita

Difesa del diritto internazionale e umanitario; secco “No” al piano di riarmo predisposto dall’Unione Europea con il totale disinvestimento della spesa militare; mettere al centro del dibattito globale dei massimi organismi istituzionali la diplomazia, il rispetto del diritto e delle convenzioni internazionali; costruzione e sostegno dei corpi civili di pace; stop a tutte le guerre in corso; instaurare una mobilitazione larga, plurale e continuativa; lotta all’escalation bellica e al rischio nucleare; promuovere campagne di boicottaggio verso marchi che finanziano gli stati aggressori”.
Sono solo alcune delle iniziative che la rete “Stop rearm Europe-Cesena” - presentata in via ufficiale questa mattina ai Giardini Pubblici della città – ha intenzione di mettere in campo per vanificare ogni misura che l’Ue approverà in campo militare. Un vero e proprio progetto destinato a frenare il decorso delle norme riportate dentro al grande piano di ricostruzione e rimodulazione della difesa continentale chiamato Re-Arm Europe. Proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen a marzo scorso per fronteggiare l’emergenza della guerra in Ucraina e per non farsi trovare sguarniti nel caso gli Stati Uniti diminuissero la copertura degli Stati europei – come dichiarato dallo stesso presidente americano Donald Trump nei mesi scorsi -, il programma mira a rafforzare le capacità militari dell’Ue con un investimento complessivo di 800 miliardi.
Fanno parte della rete “Stop Rearm Europe-Cesena”: Anpi Cesena, Cgil Forlì-Cesena, Equamente, Europa verde Forlì-Cesena, Fondamenta Cesena, Gev Forlì-Cesena, Legambiente Forlì-Cesena, Liber Forlì-Cesena, M5S Cesena, Rifondazione Comunista Cesena, Sinistra Italiana Cesena, Ugs Forlì-Cesena.