Cesena: nella scuola di Saiano inaugurati biblioteca a giardino in memoria di Gianfranco Zavalloni

Cesena

Lo spirito, la pedagogia e l’eredità culturale di Gianfranco Zavalloni sono vivi più che mai nella scuola elementare di Saiano, dove due spazi dedicati al maestro, artista burattinaio e cantastorie cesenate, sono stati inaugurati ieri mattina: un giardino e una biblioteca pubblica. Il tutto grazie all'impegno del corpo docenti, 10 insegnanti, del personale scolastico ma soprattutto dei genitori dei 90 alunni frequentanti la scuola primaria di Saiano che, in maniera del tutto volontaria, hanno lavorato per la realizzazione di questi due luoghi di educazione e cultura.
La festa
Una grande festa sabato mattina ha celebrato l’apertura di questi due spazi alla quale ha preso parte, oltre ai bambini ed alle bambine dalla scuola, ai genitori ed ex allievi, anche il vicesindaco Christian Castorri che ha portato i saluti dell’amministrazione pubblica e elogiato i progetti della scuola. A tenere le fila la coordinatrice di plesso Argiella Pretolani che assieme alle colleghe e ai tanti genitori volontari ha dato vita all’evento, approfittando dell’occasione per chiedere all’assessore un’ala gocciolante «così da annaffiare il nuovo giardino».
Il giardino
Il giardino, un’area di circa 500 metri quadrati dietro la scuola intitolata appunto al maestro Gianfranco Zavalloni, è stato realizzato dai genitori e dagli alunni sul progetto e le indicazioni del collettivo “Ferula” che si occupa di progettazione di aree verdi. Il tutto è stato realizzato grazie a un contributo di 5mila euro che la scuola ha ottenuto grazie al progetto europeo Edugreen, che finanziava l’acquisto di arredi da giardino. «Guardando alla pedagogia trasversale di Gianfranco Zavalloni e alla sua eredità ci siamo ispirati per le idee per il giardino, in cui abbiamo installato, con l’aiuto dei genitori e dei bambini che hanno davvero messo le mani nella terra, scavato e piantumato, giochi didattici non preconfezionati, realizzati con materiali naturali, proprio perché l’idea del giardino è di sviluppare il gioco e la motricità al massimo. C’è una capanna sperimentale in vimini, una parte di semenzaio e abbiamo scelto di piantare un solo albero, l’albero di Giuda, per la sua fioritura primaverile» hanno spiegato i ragazzi del collettivo Ferula.
La biblioteca
L’altra grande novità, che interessa non solo la scuola ma l’intero abitato della piccola frazione collinare, è l’apertura da ieri della biblioteca pubblica negli spazi della mensa scolastica. Un progetto voluto e sostenuto da Margherita Rossi, volontaria in biblioteca e da più di 20 anni appassionata di letteratura per l’infanzia. Sarà infatti lei la bibliotecaria di questo spazio che conta ben 1000 libri in dotazione, di cui 390 per adulti e 610 per ragazzi, tutti provenienti da donazioni, come le scaffalature che sono state poi montate dai genitori della scuola. Una biblioteca che sarà aperta a tutti, il giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 17.30 per il prestito librario, anche questa intitolata, con il nome simbolico “biblioteca Pippi”, a Zavalloni. «Pippi era infatti il nome che Gianfranco assumeva quando faceva il burattinaio e si dava quando tesseva le sue bellissime storie» ha detto la Rossi.

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