Cesena, minorenne col coltello minaccia la security di un locale della movida: denuncia e divieto di andare per 3 anni in certe zone

Cesena
  • 28 luglio 2025

Ha provato a entrare in un locale della zona della movida cittadino e, visto che era visibilmente in un preoccupante stato di alterazione psicofisica, è stato allontanato dal personale della sicurezza di stanza all’ingresso. Ma il ragazzo protagonista di questo episodio, che è ancora minorenne, ha reagito violentemente al “respingimento”, prima con insulti e minacce e poi tirando fuori un coltello. Sul posto è accorsa una volante della Polizia di Stato, che lo ha denunciato a piede libero per i reati di minaccia a pubblico ufficiale e porto abusivo di armi. Inoltre, nei confronti del ragazzo, di origine algerina, è scattato il “Divieto di accesso nelle aree urbane” per tre anni.

La scena rientra tra quelle che stanno diventando sempre più frequenti, anche in zone centrali della città: ragazzi molto giovani fuori controllo, spesso per abuso di alcol e droghe, e diffusa e pericolosa circolazione di coltelli e altri armi bianche.

Davanti a certi fenomeni, che mettono a repentaglio l’incolumità delle persone, la linea del questore di Forlì-Cesena, Claudio Mastromattei, è quella della tolleranza zero.

In questo caso, oltre alla denuncia fatta dalla Polizia di Stato del Commissariato di Cesena, considerata la gravità dell’accaduto, lo stesso questore ha considerato necessaria l’applicazione della misura del divieto di avvicinamento alle aree urbane, a causa del concreto pericolo per la sicurezza e dell’indole criminale del minore. Infatti, nonostante la giovane età, risulta già gravato da diversi precedenti penali per lesioni, minacce e rapine.

È quello che con un acronimo viene definito Dacur, e nel linguaggio comune viene chiamato Daspo urbano. Si tratta di un provvedimento amministrativo che ha l’obiettivo di tutelare in maniera efficace la sicurezza pubblica, vietando al soggetto che ne viene colpito l’accesso ai pubblici esercizi e ai locali delle aree più sensibili della città per la durata 3 anni. A questo si è aggiunto l’ulteriore obbligo di firma negli uffici di Polizia per i prossimi sei mesi.

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